Non c’è solo Tortora. Ginepraio intitolazioni a Gallarate 

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GALLARATE – Non c’è soltanto l’intitolazione del parco di viale Milano a Enzo Tortora. La proposta di +Gallarate ha scatenato un vero e proprio dibattito, rispolverando vecchie deliberazioni mai attuate, ma anche nuove proposte su nomi che meriterebbero di essere inseriti a imperitura memoria nella toponomastica cittadina.

Le due richieste di FdI 

La mozione di Sonia Serati (+Gallarate), che ha già superato un primo step in consiglio comunale, arriva al passaggio decisivo in Commissione Cultura di prossima convocazione insieme ad altre due intitolazioni discusse in aula ma poi rimaste nel limbo. La prima, risalente a luglio 2021, è di Fratelli d’Italia e chiede di dare il nome di una via o di una piazza al Milite Ignoto. La seconda, firmata da Alleanza Nazionale, risale addirittura al 2007 e chiede invece di ricordare i “Martiri delle Foibe e gli Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia”. E’ evidente dunque che l’obiettivo della destra gallaratese, terza forza di maggioranza, sia quello di dare il via libera alla proposta di Serati soltanto se troveranno degna soluzione le altre due precedenti richieste di intitolazioni rimaste sospese. 

Forza Italia con Gnocchi 

Il dibattito sulle intitolazioni si è nel frattempo esteso anche al di fuori del consiglio comunale. L’associazione Collana Galerate nei giorni scorsi ha infatti rilanciato l’antica proposta di dedicare il parco di viale Milano non a Enzo Tortora bensì a due gallaratesi illustri: l’ex sindaco Claudio Sironi, di cui ricorreranno nel 2023 i cinquantacinque anni dalla morte, e Pier Giuseppe Sironi.
Nella discussione si inserisce anche l’ex assessore Gianni Sparacia, esponente di Forza Italia, partito che in giunta esprime il vicesindaco: «Mi sento di condividere la proposta di Massimo Gnocchi (Ocg) in particolare alla necessità di ricordare quanto prima con opportune iniziative, tre illustri gallaratesi che ci hanno lasciato di recente. Si tratta essenzialmente delle figure di don Alberto dell’Orto, della professoressa Ebe Paola Piccoli e dell’indimenticabile Pietro Tenconi, da tutti conosciuto come il Re Risotto. Sono a spronare l’amministrazione comunale ad attivarsi senza indugio in tal senso. Perché le buone proposte sono tali e come tali vanno trattate a prescindere da dove arrivano. E questa di Gnocchi è senza dubbio una di quelle».

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