Il parco di via Milano intitolato a Enzo Tortora. La proposta di +Gallarate

Gallarate parco enzo tortora

GALLARATE – «Intitoliamo il parco di viale Milano a Enzo Tortora». La proposta di +Gallarate sta ottenendo un’ampia convergenza, tanto che la mozione da discutere nel prossimo consiglio comunale sembra avere le gambe per poter superare la prova dell’aula. 

Gallarate parco enzo tortora

Di fronte al tribunale 

Enzo Tortora è diventato un simbolo: vittima di un errore giudiziario, trascorse sette mesi della propria vita tra carcere e arresti domiciliari. La scelta di intitolargli il parco di viale Milano, ancora senza nome, non è casuale: proprio lì di fronte sorge infatti l’ex tribunale, oggi sede del giudice di pace. «Enzo Tortora venne considerato definitivamente innocente dopo tre lunghi anni», spiega la firmataria della mozione, il consigliere comunale Sonia Serati (nella foto in basso). «Dedicò gli ultimi anni della sua vita sensibilizzando milioni di italiani sull’importanza di una corretta amministrazione della giustizia. L’impegno politico intrapreso da Enzo Tortora comportò il suo ingresso all’interno delle istituzioni italiane ed europee dove con onore rappresentò il popolo italiano rendendo proprie importanti battaglie di civiltà a partire dalle condizioni carcerarie. Non dimentichiamo infine la sua attività di conduttore e giornalista. E il parco di viale Milano, situato tra il palazzo della giustizia gallaratese e il polo culturale cittadino, si presterebbe quindi ottimamente al suo ricordo».

Sonia Serati
Sonia Serati

L’incontro con Scoppelliiti

Oltre alla mozione, +Gallarate ha organizzato anche un incontro pubblico con Francesca Scopelliti, compagna di Tortora, ex senatrice dei Radicali e poi di Forza Italia. Si terrà domenica 29 maggio alle 20.30 alle Scuderie Martignoni. Lo scopo dell’incontro è sensibilizzare l’opinione pubblica sui tanti Enzo Tortora che ancora oggi ci sono in Italia, costretti a subire in silenzio errori giudiziari che possono rovinare un’intera esistenza: «Nonostante il crescente problema del sovraffollamento carcerario e nonostante la previsione costituzionale della presunzione di innocenza, il 35 percento dei detenuti è sottoposto ad oggi a custodia cautelare, in attesa di un giudizio che potrebbe verosimilmente consistere in una proclamazione di innocenza. In Italia ogni anno circa mille cittadini vengono risarciti a seguito di errori giudiziari. Non solo, quindi, l’esperienza del carcere rappresenta un trauma per coloro che vengono privati ingiustamente della libertà personale, ma anche un evidente onere per i bilanci pubblici: si stima che dal 1992 ad oggi lo Stato italiano abbia speso circa 795 milioni di euro in indennizzi. La spettacolarizzazione dei processi e delle indagini giudiziarie danneggia irrimediabilmente l’immagine degli imputati, influenzando l’opinione pubblica ben prima che sopraggiunga una sentenza definitiva di condanna».  

Gallarate parco enzo tortora – MALPENSA24