Lo sciopero dei sindacati di base contro la guerra. Adl Varese: «Torni la scala mobile»

BUSTO ARSIZIO – «Lavoratori in piazza contro la guerra e contro l’economia di guerra. Se scioperiamo in massa, l’Italia dovrà smetterla di inviare armi». Il sindacato ADL Varese lancia la mobilitazione in vista dello sciopero generale indetto per il prossimo 20 maggio, con manifestazioni nelle maggiori città italiane, tra cui Milano. «Ci sarà tutto il sindacalismo di base, finalmente unito, senza se e senza ma».

La posizione di ADL

«Condanniamo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma siamo contrari all’invio di armi – spiega Marco Galli di ADL, tra i fondatori del sindacalismo di base in provincia di Varese – la logica dell’escalation rischia di portarci al terzo conflitto mondiale, con un coinvolgimento diretto dell’Italia. La guerra in Europa si doveva evitare: la responsabilità è della Russia, ma anche di chi avrebbe dovuto spiegare a Zelensky che Putin non è Saddam Hussein e che il conflitto rischia di portarci allo scontro nucleare».

Sindacati di base uniti

Ma sono soprattutto le conseguenze economiche della guerra a preoccupare ADL. «La guerra è già entrata nelle nostre case – afferma Francesco Mainardi, segretario provinciale della sigla di base – le bollette, i rincari e l’inflazione al 6,5% sono già da economia di guerra. Per il sindacalismo di base questa è un’occasione storica di fare da capofila alle rivendicazioni dei lavoratori». Ecco perché Fausto Sartorato chiama a raccolta i lavoratori: «Sappiamo che lo sciopero costa, ma non è il momento di tentennare e di fare orecchie da mercante. Il problema c’è ed è grosso».

Autunno caldo in vista

«Le condizioni sono pesanti ma forse non ancora esplosive, ma in autunno le conseguenze sociali potrebbero essere violente e insostenibile» chiarisce Marco Galli. Ma cosa chiedono i sindacati di base? «Una scala mobile di guerra. Per un’indicizzazione dei salari detassata sui redditi fino a tremila euro lordi al mese, ed estesa a pensionati e percettori del Reddito di Cittadinanza. E lo stop alle sanzioni: se verranno attuate quelle sul gas rischiamo il tracollo economico delle aziende, e a quel punto dovrebbe intervenire lo Stato a garantire l’occupazione».

busto arsizio sciopero sindacati base – MALPENSA24