Cardano, 134mila euro di aiuti post-Covid per famiglie e commercianti

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CARDANO AL CAMPO – Sostegno alla casa, un fondo per le spese di prima necessità delle famiglia, contributi ai commercianti. Sono i tre pilastri su cui si fonda la manovra post-Covid da 134mila euro approvata dalla giunta di Cardano al Campo per «contribuire a fronteggiare le conseguenze economiche negative derivanti dall’emergenza sanitaria».

Aiuti alle famiglie

Il documento portato sul tavolo dell’esecutivo dal sindaco Maurizio Colombo prevede la costituzione di un fondo aggiuntivo di 30mila euro per far fronte alle difficoltà delle famiglie nelle spese relative ai canoni di affitto, mutuo e utenze domestiche. Altri 55mila euro verranno invece destinati alle persone che non riescono nemmeno più ad affrontare le spese di prima necessità. Così come preannunciato dal vicesindaco Valter Tomasini, è stata approvata anche la riduzione della tassa rifiuti (sia per le utenze domestiche che per le imprese) ma il Piano Tari nel dettaglio ancora non è stato presentato pubblicamente. Verrà discusso e approvato mercoledì sera. 29 luglio, nell’ultima seduta di consiglio comunale prima della pausa estiva.

Sostegno ai commercianti

Per il mondo imprenditoriale l’amministrazione comunale ha pensato invece all’erogazione di un contributo di 375 euro in favore di ciascuna attività commerciale. Per accedere al fondo (si stima in 49mila euro il valore complessivo) bisogna soddisfare alcune condizioni: avere una unità locale operativa nel territorio comunale regolarmente autorizzata; risultare regolarmente iscritte e attive al Registro Imprese; non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi situazione equivalente secondo la normativa vigente; aver sospeso l’attività per almeno 29 giorni consecutivi, a prescindere dall’obbligatorietà ministeriale, nel periodo compreso tra l’inizio del lockdown (9 marzo) e l’inizio della Fase 2 (4 maggio); aver sostenuto spese per la riapertura, in ottemperanza alle disposizioni anti-Covid oppure avere una riapertura dell’attività in forma ridotta a causa del rispetto del distanziamento sociale; alla data del 31 dicembre 2019 non risultare inadempiente con tasse,imposte,affitti, spese comunali.

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