Aviapartner perde in Cassazione. Reintegrati tre lavoratori a Malpensa

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MALPENSA – Con tre distinti pronunciamenti la Corte di Cassazione lo scorso 20 luglio ha confermato le sentenze di primo grado del tribunale di Busto Arsizio, e quelle successive della corte d’appello di Milano, rigettando i ricorsi presentati dai legali di Aviapartner contro tre sentenze che avevano disposto la reintegrazione di altrettanti lavoratori di Malpensa.

Da reintegrare a Malpensa

Questi lavoratori, infatti, difesi dai legali della Cub Trasporti, avevano impugnato la loro estromissione dal lavoro a seguito dei contratti a termine ritenuti illegittimi dai giudici di primo grado ed ottenuto il posto di lavoro in aeroporto alle dipendenze della nota società di handling.

Vertenze legali su tutto

La Cub Trasporti oltre a ritenere importante questo risultato contro l’utilizzo illegittimo del lavoro a termine, pone un’altra questione ai vertici aziendali. «Aviapartner, anche in questa fase, sostenendo di avere problemi economici, ha infatti ripetutamente minacciato di non poter anticipare la Cigs, ha dilazionato il pagamento della quattordicesima, non ha risposto alle richieste di riconoscimento di scatti di anzianità, livelli di inquadramento, istanze queste che poi puntualmente vengono riconosciute come fondate dai giudici quando non dalla stessa società che costretta in sede giudiziale sottoscrive accordi transattivi che prevedono il riconoscimento dei diritti rivendicati dai lavoratori. Perché allora obbliga i lavoratori a proporre vertenze legali su tutto, con il risultato spesso di dover riconoscere come fondate le rivendicazioni, ma con il carico di spese legali da pagare? Non sarebbe più ragionevole e logico avere una gestione maggiormente dialogante e meno barricadiera?».

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