Cardano, il sindaco: «Abbiamo trovato più di mille buchi sul tetto del municipio»

Cardano sindaco maurizio colombo

CARDANO AL CAMPO – Il prossimo 26 gennaio festeggerà il suo ottavo mese in fascia tricolore. E dopo un primo periodo di rodaggio, «doveroso per un gruppo nuovo» che si affaccia alla vita amministrativa, ora Maurizio Colombo promette che si comincia a fare sul serio.

Sindaco Colombo, il suo predecessore Angelo Bellora dice che sulle due più importanti questioni urbanistiche di Cardano, ex Stere ed ex Nautilus, siete ancora all’anno zero.
«Tutto quello che sarà percorribile lo percorreremo, ma per fare bene le cose ci vuole tempo per studiarle, elaborarle, metabolizzarle. Dovrebbe saperlo chi sa benissimo come funziona l’amministrazione pubblica e le criticità che ci stanno dietro. Per me è normale pensare che ci vorrà almeno un anno e mezzo prima di avviare un percorso serio di recupero su entrambi i fronti. Io non ho mai parlato di sei mesi, ma soprattutto non ho mai pensato di risolvere in sei mesi problemi che a Cardano si trascinano da vent’anni».

I primi sette mesi da sindaco non le hanno comunque tolto il suo proverbiale sorriso.
«Non c’è motivo. Io sono fiducioso e vedo sempre il bicchiere mezzo pieno»

A che punto siamo sul progetto della Telemedicina e della ricetta elettronica?
«Diventeranno un fiore all’occhiello per Cardano. Sono entusiasta che la nostra città sia stata scelta come il luogo per sperimentare questa nuova possibilità anche in virtù del Comitato dei medici che già abbiamo. Ma anche questo progetto ha dei percorsi ben precisi e innovativi che devono essere seguiti. Sarà allo studio dei prossimi mesi»

Capitolo opere pubbliche: cos’ha in mente di fare al di là di quei pochi interventi inseriti nel 2019 nel Piano triennale?
«Ogni giorno programmo interventi che si mettono in priorità rispetto a quello che vorresti o penseresti di fare. Ieri per esempio è ceduta una strada e siamo intervenuti, abbiamo una rete fognaria che è meglio non commentare ed emergenze quotidiane da affrontare. Quando sono arrivato non mi aspettavo certo di trovare più di mille buchi sul tetto del municipio. E non sto scherzando. Oggi come oggi, dunque, vado avanti sull’ordinario. Sono obbligato. Per lo straordinario saremo costretti a pensarci tra almeno un anno. Ciò non significa che non stiamo facendo niente, come qualcuno pensa di far credere. Le strade più ammalorate, per esempio, le abbiamo sistemate e altre verranno fatte in primavera. Anche i primi dossi, quelli veramente illegali, li abbiamo tolti. L’impegno è quotidiano e insieme alla giunta ci tengo pubblicamente a ringraziare il personale dell’amministrazione comunale per quello che tutti assieme stiamo facendo».

Nel 2020 cosa c’è in programma?
«Adesso dobbiamo mettere mano alle scuole. Tutte e tre sono in uno stato di emergenza. E poi interverremo sul palazzetto, anche perché crediamo molto nello sport ed è un settore su cui vogliamo investire. Presto un giovane consigliere delegato, con idee interessanti, comincerà a dare una mano all’assessore Angelo Marana»

Nel programma elettorale non ha voluto inserire grandi nuove opere pubbliche. Con la consapevolezza dei primi sette mesi da sindaco ha cambiato idea?
«Se ci saranno nuove opere pubbliche saranno indissolubilmente legate alla Variante del Pgt e al Piano della viabilità. Qui non basta più cambiare il senso di una via, serve uno studio serio adeguato alle nuove esigenze del paese e che possa andare bene per i prossimi 20 anni almeno».

La Lega, primo partito di maggioranza, insiste sulla sicurezza. Cosa state facendo?
«Con l’assunzione di due agenti l’organico della polizia locale adesso è finalmente giusto. Questo era il primo passo. Con l’assessore Marana stiamo ora studiando come rinnovare il sistema di videosorveglianza, con il ripristino delle vecchie telecamere e l’installazione di nuove. Stiamo aspettando infine la convocazione della prefettura per andare a firmare il protocollo per il Controllo di vicinato».

Ha ancora un posto libero in giunta. Nel 2020 nominerà il quinto e ultimo assessore?
«A breve riunirò i quattro assessori. Stenderemo insieme uno studio con gli obiettivi da raggiungere. Sarà un programma preciso e dettagliato. In virtù di quello che inseriremo non è escluso che possa nominare un quinto assessore, un tecnico di spessore che mi alleggerisca nei Lavori pubblici. E’arrivato il momento di darsi da fare, lo scoglio da superare era l’approvazione del bilancio e ce l’abbiamo fatta. Ora si comincia a fare sul serio».

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