CARLO POGLIANI: “Torniamo al 4-4-2 altrimenti sarà un’agonia”

punto carlo pogliani

Carlo Pogliani 

Quando le cose non si mettono per il verso giusto, un mio vecchio maestro, di nome Amedeo, mi diceva testuale “meglio tornare allo scolastico quattro quattro due”. Dopo una trentina di anni passati sui rettangoli verdi, della Lombardia e non solo, posso tranquillamente affermare che . . . “aveva ragionissima”.
Società, Boban, Maldini, Gazidis, Massara, allenatore, giocatori e modulo erano, sono e saranno gli argomenti di maggior discussione da ieri sera e non solo, ma . . . bisogna trovare la maniera di uscire al piu’ presto da questo vortice, il rischio di rimanerci intrappolati e’ alto e il campionato, ahinoi, e’ ancora lungo . . . potrebbe essere un vantaggio, ma anche un’inesorabile agonia. Non voglio fare nomi per la panchina, non e’ il mio mestiere, ma vorrei tornare al discorso legato alla necessità di trovare una soluzione semplice che possa farci giocare semplice. Quattro, quattro, due scolastico o semiscolastico, con una falsa seconda punta che dia una mano in fase di non possesso e due esterni che sappiano attaccare la linea di fondo anche senza la sovrapposizione degli esterni bassi detti piu’ volgarmente terzini. Andiamo ruolo per ruolo e vediamo le due opzioni percorribili tenendo presente che quelli da me non citati finirebbero in tribuna in attesa di sistemazione a Gennaio.
Esterno destro basso o terzino destro: Calabria o Conti
Esterno sinistro basso: Hernandez o Rodriguez
Centrale di destra: Caldara o Duarte
Centrale di sinistra: Romagnoli o Gabbia
Esterno destro alto: Kessie’ o Rebic
Esterno sinistro alto: Bonaventura o Rebic
Centrocampista di destra: Krunic o Kessie’
Centrocampista di sinistra: Paquetà o Bennacer
Punte: Leao, Pjatek, Rebic e all’occorrenza Paquetà per partite dove la densità a metà campo diventa fondamentale.
Tutto questo in attesa di tempi migliori per poter magari poi giocare con un piu’ logico tre cinque due che valorizzi le doti dei vari Caldara, Bonaventura, Conti e Hernandez.
Nella semplicità, mi diceva il grande “Ame”, si ritrova la tranquillità! Non sarà sempice, vista la situazione creatasi anche a livello psicologico ma . . . tentar non nuoce . . . continuare sulla falsariga intrapresa in queste prime sei giornate non porta che a una sola direzione: il disastro, peraltro annunciato.
Non siamo una grande squadra . . . ma non siamo nemmeno ne’ il Brescia, ne’ il Verona o l’Udinese, compagini con cui abbiamo vinto per il rotto della cuffia o addirittura perso.
Quel termine che tanto aveva fatto ironizzare il nostro allenatore ” testa bassa e pedalare” ora andrà adottato e abusato a piu’ riprese . . . perche’ di “testa alta e giocare a calcio” . . . non abbiamo visto nulla! Buona settimana . . . e un “in bocca al lupo” alle nostre compagini impegnate in Europa . . . almeno, io la penso cosi’. Pronostico? Nessuna perde! A presto.

Carlo Pogliani Milan Malpensa24