Casa Pound: “Basta accattoni all’ospedale di Busto. Aggrediscono i medici”

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BUSTO ARSIZIO – «Via questuanti, nomadi ed extracomunitari davanti all’ospedale di Busto. Chiedono soldi e se la gente non gli dà qualche spicciolo minacciano e diventano aggressivi. Così non si può andare avanti». Nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 8 giugno, Casa Pound ha organizzato un presidio per dire basta al degrado davanti all’ingresso del nosocomio cittadino e per chiedere un intervento più incisivo da parte di Comune e forze dell’ordine così da mettere definitivamente la parola fine a una serie di situazioni davvero fastidiose.

Chi racconta quanto accade ogni giorno in zona ospedale è Giorgio Rizzitano, portavoce di Casa Pound Varese, ieri presente insieme agli esponenti bustocchi del movimento al presidio: «Una delle scene che si ripete è questa: quando un anziano va alla macchinetta a pagare il parcheggio, c’è sempre qualcuno che chiede soldi e davanti a un rifiuto prende di mira la persona e diventa insistente, minaccioso ed aggressivo». Tra i tanti episodi segnalati c’è anche quello dei vetri delle auto in frantumi, che spesso si ritrova chi lascia l’auto posteggiata in via Formazza per andare a trovare un parente in ospedale.

Il presidio è stato organizzato da Casa Pound con un duplice scopo: «Da un lato denunciare e portare l’attenzione su questa situazione – continua Rizzitano – dall’altro per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Qui i cittadini, gli infermieri, i dottori e gli studenti del polo universitario non possono continuare a subire questa situazione e non sentirsi sicuri e tranquilli di andare al lavoro o a trovare un parente».

Casa Pound con questo blitz ha voluto smuovere l’opinione pubblica, chiedere una presenza maggiore da parte dello Stato, nella fattispecie le forze dell’ordine e sensibilizzare anche sul problema di via Formazza.  qui i residenti della via che s’immette direttamente su via Arnaldo da Brescia, non ne possono più. Quasi ogni giorno devono sorbirsi gli zingari che di sera e di notte campeggiano nel piazzale di fronte alla strada, dove tra l’altro è vietato il posteggio dei camper. Non solo i nomadi occupano un piazzale che ruberebbe posteggi alla struttura sanitaria, ma ogni volta abbandonano l’immondizia, lasciando la zona in condizioni pietose. Non risparmiano neppure la zona dell’elisoccorso dove a volte si spostano. In questo caso le forze dell’ordine sono intervenute più volte, gli zingari se ne sono andati, per poi ripresentarsi dopo qualche giorno. «Se noi che non siamo un’entità statale – conclude Rizzitano – siamo riusciti a organizzare un presidio anche il comune che ha fondi e personale può intervenire per arginare la situazione».

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