Casale Litta inedita piazza dello spaccio: pusher albanese subito arrestato

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CASALE LITTA – Operazione anti droga a Casale Litta: chiusa dai carabinieri della compagnia di Gallarate una nuova piazza dello spaccio. La piccola frazione di Villadosia non era conosciuta, sino allo scorso venerdì 24 settembre, ai militari quale teatro per la vendita all’ingrosso di stupefacenti. E’ stata la meticolosa indagine condotta dai carabinieri delle stazioni di Sesto Calende e Vergiate a mettere in luce questa nuova realtà ponendo fine al business dello stupefacente al termine dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Francesca Parola.

I fantasmi dello spaccio

Venerdì, a conclusione di indagini durate circa due mesi, i militari hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip del tribunale di Busto Arsizio, un albanese di 36 anni. Il pusher era irregolare, incensurato, con nessun legame o radicamento con il territorio. Uno di quei “fantasmi” che, sempre più spesso, diventano i protagonisti di operazioni anti droga come quella conclusa settimana scorsa. Sconosciuti che arrivano sul territorio iniziando a spacciare grandi quantità di stupefacente senza che di loro vi siano tracce apparenti. La scelta, negli ultimi anni, ricade sempre su piccoli comuni. Paesi tranquilli che mai prima avevano registrato la presenza del fenomeno dello spaccio e che, di conseguenza, non rientrano in modo particolare nei radar delle forze di polizia attente a monitorare realtà con problematiche più evidenti e radicate.

In due mesi 312 cessioni

L’attività del 36enne non è però passata inosservata. Il lavoro investigativo messo in campo dai militari dell’Arma ha raccolto, nell’arco di due mesi, prove granitiche sull’attività svolta dal 36enne. I carabinieri hanno documentato (in circa 30 giorni) 312 cessioni di droga ad altrettanti clienti: un giro d’affari estremamente rilevante soprattutto tenendo conto del debutto della zona sul mercato della vendita di stupefacenti. Venerdì i militari hanno arrestato il pusher albanese mentre usciva di casa. Addosso aveva 12 dosi di cocaina pronte per essere consegnate agli acquirenti. In casa i carabinieri hanno trovato altri 300 grammi di cocaina in “sassi”, non ancora tagliata, 200 grammi di hashish, 5 katana giapponesi, un bilancino di precisione e tre banconote da 50 euro false. Oggi, lunedì 27 settembre, l’arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari.

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