Case della comunità a Castellanza. Servizi medici all’ex Camilliani e scuole Manzoni

castellanza ex camilliani

CASTELLANZA – La pandemia da Covid-19 ha reso sempre più evidente la necessità di investire sulla medicina di territorio, per fornire servizi a cittadini e medici di base, evitando quindi di affollare pronto soccorso e ospedali, favorendo quindi il contagio delle malattie. E a Castellanza, la volontà più volte espressa dalla giunta Partecipiamo di creare centri di medicina locali, diventa sempre più una realtà. Infatti, grazie a un confronto con Ats Insubria e Asst Valle Olona, la città ha candidato la struttura dell’ex Camilliani e della ex scuola Manzoni per accogliere le Case della comunità.

Aiuto medico vicino e veloce

Regione Lombardia, Ats Insubria e Asst Valle Olona stanno procedendo a ritmo serrato nel processo di riordino della sanità lombarda e la possibilità che Castellanza diventi un punto nevralgico della futura rete di servizi è oggi molto più che un’idea. «Direi che è quasi una certezza», afferma il sindaco, Mirella Cerini, dopo l’incontro avuto nei giorni scorsi con il Direttore Socio-Sanitario di Asst, Marino Dell’Acqua. Infatti parte delle risorse europee ottenute dal governo tramite il Pnrr sono già disponibili ed è quindi necessario accelerare il processo individuando siti e strutture idonee a ospitare le nuove “Case della Comunità”, vale a dire i centri che dovranno coordinare la rete dei servizi territoriali.

Le sedi candidate dal Comune di Castellanza, d’intesa con la Castellanza Servizi e Patrimonio, sono due: l’immobile collocato nell’area degli ex-Camilliani e i locali posti al piano superiore della ex-Scuola Manzoni. La prima struttura è attualmente occupata dai tre medici di base di Castegnate (oltre ad una comunità di recupero per giovani il cui contratto è però già scaduto). La seconda è collocata sopra altri cinque medici di base e attualmente ospita la sede della Csp e quella della Azienda Consortile di Valle. Ma la prima si trasferirà a Solbiate Olona a fine anno, mentre la seconda dispone di un vasto patrimonio immobiliare che potrà sfruttare come sede alternativa. «E la vicinanza dei medici di base – continua il primo cittadino – è il valore aggiunto che ci ha permesso di candidare le due sedi, con ottime possibilità che vengano accolte».

Non affolliamo gli ospedali

Le regole approvate dalla Regione prevedono infatti che le nuove Case della Comunità costituiscono punti nevralgici per il governo della rete dei servizi territoriali per la cronicità e per l’utenza fragile, in particolare anziani e disabili. «Sia i cittadini che i medici di base dovranno trovare in queste nuove strutture dei punti di informazione e servizi funzionali per evitare ricoveri impropri, ottenere servizi domiciliari e gestire in modo efficace le dimissioni protette dagli ospedali. Ecco perché l’attivazione delle Case della Comunità non solo non impedirà, ma addirittura beneficerà della presenza dei nostri medici».

Gli incontri con l’Asst per la individuazione delle due sedi sono proseguiti nel corso degli ultimi mesi e si sono concretizzati nei giorni scorsi con la formale candidatura dei due siti, sottoscritta dal sindaco e dall’amministratore unico di Castellanza Servizi. Nelle prossime settimane Ats e Asst comunicheranno le proprie decisioni, tenendo conto anche della possibilità di recuperare e valorizzare un’altra struttura castellanzese di proprietà dell’Asst: l’ex centro audiofonologico di via don Minzoni.

Opportunità a Castellanza

«Le opportunità sono tante – conclude il sindaco – ma sono tanti anche i bisogni: oltre alle nuove Case della Comunità, il sistema socio-sanitario è infatti alla ricerca di soluzioni alternative per una vasta rete di servizi territoriali quali il Centro di riabilitazione mentale e la neuropsichiatria infantile. Con il dottor Dell’Acqua abbiamo convenuto che il grande patrimonio immobiliare della nostra città consente di rispondere in modo adeguato e puntuale a tutte queste esigenze. E la possibilità che queste richieste vengano accolte è oggi qualcosa di più di una speranza».

castellanza case della comunità medicina – MALPENSA24