GALLARATE – Missione romana per il sindaco di Gallarate Andrea Cassani che questa mattina, 25 giugno, è partito per Roma insieme all’assessore ai Lavori pubblici Sandro Rech con un duplice obiettivo. Riaprire il dialogo con il ministero della Difesa per il futuro del Casermone e incontrare Rfi per valutare la chiusura del passaggio a livello di via Galvani a Crenna.
Il Casermone
Sul futuro dell’ex Casermone è calato il silenzio dallo scorso 8 novembre, giorno in cui un gruppo belga di Real Estate visionò gli immobili dismessi di viale Milano che ospitavano i militari dell’Aeronautica. «Incontriamo la Difesa perché con l’ultima legge di bilancio siamo entrati in un fase di stallo», rende noto Cassani in viaggio verso la Capitale. L’amministrazione di Gallarate non pone veti sulla riconversione dell’area, ma così come venne spiegato un anno fa in Commissione, ha posto soltanto due paletti: un netto rifiuto a nuovi insediamenti legati alla media e grande distribuzione e una contropartita economica per il Comune tale da consentire la realizzazione di una nuova scuola.
Il sottopasso ferroviario
L’incontro con Rfi, previsto per domani, servirà invece a Cassani e Rech per valutare il reale interesse delle ferrovie a chiudere il passaggio a livello di Crenna, l’ultimo rimasto sul territorio comunale. Le sbarre verrebbero sostituite con un sottopasso che, partendo da via Bolivia, sbucherebbe oltre il binario in via Galvani. Il costo stimato è pari a 3 milioni di euro. Il faccia a faccia serve a valutare la reale fattibilità dell’opera, i tempi di realizzazione, ma soprattutto in che misura Rfi è disposta a compartecipare alla spesa. «Presentammo già all’ex governatore Roberto Maroni un progetto preliminare da inserire nel Patto per la Lombardia, ma poi non se ne fece nulla», spiega il sindaco. «Regione Lombardia potrà essere nuovamente coinvolta, ma prima vogliamo capire il reale interesse di Rfi a chiudere il passaggio a livello».