A Casorate partiti e civici chiedono il bis. Cassani: «Mi ricandido»

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CASORATE SEMPIONE – «L’anno prossimo a Casorate Sempione ci sarà un nuovo mandato. Ci è stato chiesto se ci ripresenteremo, non è così scontato. Un sindaco non si candida, ma viene candidato; sono le forze politiche, e i cittadini, che devono dire se mi vogliono ancora». Oggi, sabato 11 novembre, Dimitri Cassani si è incontrato in municipio con gli esponenti dei partiti di maggioranza che, in vista delle competizioni elettorali, gli hanno confermato la loro fiducia.

Continuità nella regia

«Magari abbiamo dato l’idea di non essere convinti: ho quindi chiesto alle forze politiche che mi sostennero nel 2015 di pronunciarsi. Quello di oggi è un discorso che riguarda il sindaco, e non le future alleanze: a questo riguardo siamo aperti», ha esordito Cassani.
«Soddisfatti del mandato, siamo pronti ad affrontare la sfida: abbiamo rilanciato il paese, quella di confermare il nostro candidato sindaco è una scelta naturale», ha dichiarato Mauro Garzonio della Lega. «Si è mostrato un ottimo regista nella collaborazione di tutte le forze politiche, quindi vogliamo una continuità: Dimitri, ci siamo».
Dello stesso avviso Enzo Taiano, rappresentante del centro destra: «Da quando ho iniziato questa avventura vedo un’atmosfera bellissima: la gente è contenta dell’amministrazione e il paese è molto migliorato negli ultimi anni. Sereno e rinato, con molte opere compiute: va bene continuare così. Ci stiamo tutti: Dimitri Cassani è il nostro sindaco».

Non più dilettanti allo sbaraglio

È quindi intervenuto Carlo Demolli: «Il nostro discorso come Rinascita Civica era più concreto di quelli politici, l’aspirazione era lasciare un segno senza compromessi e contratti prematrimoniali: abbiamo trovato un gruppo che ha tenuto fede al patto iniziale, attuando scelte in piena armonia. Allora si diceva che, per l’omogeneità poco definita, eravamo dei dilettanti allo sbaraglio. I risultati economici hanno confermato che, se c’è un obiettivo chiaro e un leader che focalizzi l’esperienza, le difficoltà fortificano il lavoro da fare. Confermiamo il nostro impegno, Dimitri non può che essere il candidato ufficiale».
Come ha concluso Ruben Taiano, «da cinque anni mi fregio di essere capogruppo di questa compagine. Dimitri è stato capace di un’enorme pazienza nel coordinarci, e ha dimostrato la sua capacità nel gestire le diverse situazioni. Non posso fare altro che accogliere con piacere e favore la sua candidatura».

La dote

«Quando abbiamo cominciato arrivavamo da una minoranza: un elemento di novità che era la differenza. Senza nascondere le difficoltà, l’abbiamo fatto diventare un valore aggiunto. Oggi la scommessa è vinta: solo con un approccio intelligente alla politica si può trasformare la realtà. Come diciamo qui a Casorate, asfaltare una strada non è né di destra né di sinistra», ha ricordato Cassani. «Senza esperienza amministrativa, abbiamo affrontato le difficoltà: bisogna imparare in fretta, i cittadini ti danno fiducia ma vogliono vedere i risultati. A metà novembre ci siamo: si parte da questo gruppo che c’è ed è coeso».
La richiesta alla popolazione è di giudicare: «Abbiamo seminato tanto, quando all’inizio la critica che ci veniva rivolta era che avevamo un programma troppo easy. L’area dietro il municipio, il centro Alzheimer e piazza Mazzini sono opere giunte alla fine del loro iter burocratico, che è stato lungo perché oggi non esiste più il libro dei sogni. Vedranno la luce nel nuovo anno: questo è ciò portiamo in dote. Il rinnovo del mandato porterà nuove proposte.

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