Bidoncini rosa a Cassano, i dubbi della minoranza sul calcolo Tari: «Poco chiaro»

CASSANO MAGNAGO – Rendere più chiara e trasparente ai cittadini di Cassano Magnago la modalità di calcolo della tariffa sui rifiuti. Questo l’obiettivo dell’interpellanza depositata dai consiglieri di minoranza Tommaso Police e Gemma Tagliabue (Pd), insieme a Mimmo Mottura (In Movimento per Cassano). Nei giorni scorsi è partita la distribuzione dei bidoncini rosa per la raccolta indifferenziata, che andranno a sostituire i vecchi sacchetti di plastica. E ci sono alcuni punti sul calcolo della Tari che ancora fanno sorgere dei quesiti agli esponenti dell’opposizione. Due i dubbi in particolare: gli svuotamenti minimi e i conferimenti, che vengono declinati in una serie di domande specifiche.

Gli svuotamenti minimi

Domande rivolte direttamente a Sieco, la società di servizi ecologici che gestisce la raccolta dei rifiuti in città, e all’amministrazione del sindaco Nicola Poliseno. A partire dalla questione svuotamenti minimi, «un’informazione utile per capire quando scatta il sovrapprezzo in bolletta», specifica Police. Infatti, prosegue, «con il sacco viola ogni utente aveva a disposizione un numero preciso di sacchetti: se terminavano anzitempo, era possibile acquistarne a pagamento con addebito in bolletta». Ma nel caso del bidoncino in Rfid, «le eccedenze come verranno calcolate?». Dubbi, si legge nel documento, anche sul metodo per «quantificare gli svuotamenti minimi che ogni nucleo famigliare ha diritto», per capire se «dipende solo dai componenti di una famiglia» e per sapere se «verranno addebitati in bolletta prima del numero effettivo degli svuotamenti conferiti». Non solo, fra le richieste anche «un esempio concreto basato su un’utenza media cassanese (come ad esempio, un famiglia di 4 persone con abitazione di 100metri quadri) e su come andrà a modificarsi la sua bolletta Tari col sistema attuale (non puntuale) e quello nuovo (puntuale)».

I conferimenti

Non mancano le domande sui conferimenti minimi pre-addebitati. Come: «Ci sarà un meccanismo di storno nella bolletta successiva per l’utente che ha effettuato meno svuotamenti di quelli minimi previsti?». O anche: «Quale calcolo è stato fatto per identificare il costo del singolo conferimento?», con tanto di richiesta di «avere un dettaglio del calcolo del costo unitario». Anche per capire se ne esiste uno «prestabilito» o se i costi saranno «oggetto di un calcolo basato sul totale dei conferimenti extra rispetto a quelli minimi. E quindi variabile di anno in anno». Nel caso il costo sia prestabilito, conclude l’interpellanza, «sarà uguale o maggiore di quello relativo al conferimento minimo, così da premiare la virtuosità delle utenze che non ne faranno utilizzo?».

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