CASSANO MAGNAGO – «La scelta coraggiosa di introdurre, nel corso del 2021, il bidoncino rosa con Rfid ci ha permesso di passare dai 60 chili di rifiuto pro capite indifferenziato del 2020 ai 54 chili del 2021». Tradotto: «Sono 132mila chili di rifiuti indifferenziati in meno l’anno». Lo annuncia il sindaco di Nicola Poliseno, per raccontare i risultati in chiave ecologica ottenuti a Cassano Magnago l’ultimo anno. Al punto che la città, ancora una volta, è stata bollata come Comune Riciclone.
La gestione dei rifiuti in tempo di Covid
Un risultato emerso ieri, 10 marzo, in occasione dell’annuale appuntamento organizzato da Legambiente a Palazzo Reale di Milano, ovvero l’Ecoforum Rifiuti Lombardia. Fra i temi affrontati, tra cui Pnrr, tariffazione puntuale e piano regionale rifiuti. Va considerato che nel 2020 molti processi sono stati influenzati dall’emergenza Covid. «Ma nonostante tutto – ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – sappiano che non c’è stato alcuno stop al processo di gestione dei rifiuti e che le frazioni di raccolta non hanno subìto contraccolpi. Così come un ventilato aumento dell’indifferenziato, se c’è stato, ha influito molto poco sulla quantità di rifiuti prodotti dai lombardi nel 2020. I comuni e le locali società di gestione dei rifiuti hanno caparbiamente continuato il percorso verso la differenziazione delle frazioni raccolte e i cittadini si sono inventati modalità nuove per evitare un uso spropositato dell’usa e getta».
Gli obiettivi a Cassano
A Cassano «è successo proprio questo», prosegue il primo cittadino. «La pandemia ci ha fatto riflettere su quanto sia sempre importante lavorare per tutelare l’ambiente». E aggiunge: «I dati dei Comuni Ricicloni Lombardia 2021, che fanno riferimento all’anno 2020, ci dicono che siamo tra le migliori città italiane per raccolta differenziata (ormai scontato per noi vista l’esperienza acquisita in oltre 25 anni di investimenti ambientali). Ma soprattutto sulla bassa produzione di rifiuti indifferenziati: Comune a rifiuti free». Ora la sfida, sottolinea, «è continuare sempre di più su questa strada per abbassare ulteriormente la quantità di rifiuti, elevare la qualità delle frazioni differenziate e garantire più processi di economia circolare». Il sogno è sempre quello, ovvero «sfondare il 90% di raccolta differenziata e di produrre meno di 50 chili di rifiuti indifferenziati».