Altomilanese pronto ad accogliere 150 profughi ucraini. Primi 25 posti a Legnano

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LEGNANO – Da lunedì prossimo, 14 marzo, saranno disponibili a Legnano 25 posti per la prima accoglienza dei profughi ucraini: è quanto previsto nell’accordo stipulato oggi, venerdì 11, tra la Prefettura e il Comune. La convenzione consentirà a tutti i 22 Comuni dell’ambito del Piano di zona Altomilanese di individuare ulteriori immobili, di proprietà pubblica o privata, dove ospitare persone in fuga dalla guerra.

Il sistema di accoglienza è studiato per adattarsi alle reali necessità che si presenteranno, quindi alla domanda effettiva di posti. Lunedì i primi 25 saranno gestiti a Legnano dall’Associazione Cielo e Terra; in seguito si potrà procedere con altre assegnazioni di posti ad altri operatori accreditati per la gestione di strutture di accoglienza che si renderanno disponibili. Il numero massimo di posti previsto dall’accordo sull’intero territorio del Piano di Zona Altomilanese è fissato in 150.

Radice: «Dimostriamo di saper aiutare»

Il sistema di accoglienza potrà includere anche alloggi messi a disposizione da privati che dovranno sempre stipulare il contratto direttamente con uno degli enti gestori. L’accordo con Prefettura prevede la possibilità di collocare in via prioritaria nel territorio le persone che vi sono già arrivate in questi giorni. L’accordo ha validità fino al 31 dicembre 2022.

«Credo che in questo momento così grave – commenta il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice – sia fondamentale dimostrare con i fatti, oltre che con azioni simboliche come la bellissima iniziativa svoltasi in mattinata nelle scuole primarie cittadine “per dare alla Pace una chance”, che le nostre comunità sono contrarie alla guerra e sanno prendersi cura di chi sta soffrendo, anche facendo sacrifici importanti. Mai come ora è vero che “cura” è il nuovo nome della pace, slogan, questo, della Marcia Perugia-Assisi cui ho preso parte lo scorso ottobre. Dobbiamo prenderci cura di queste donne e bambini che stanno scappando dalle bombe e dobbiamo farlo mettendo in gioco la nostra rete di accoglienza e le abitazioni che i cittadini stanno offrendo. Rivolgo un appello sentito affinché ciascuno faccia la sua parte: dimostriamo, anche oggi, che Legnano sa accogliere».

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