CASSANO MAGNAGO – «Vogliamo capire come toglierci dalla Fascia 1 del blocco del traffico di Regione Lombardia». L’assessore alla sicurezza Daniele Mazzucchelli rivela la richiesta dell’amministrazione comunale che, dopo le segnalazioni dei cittadini in seguito all’introduzione delle nuove norme del blocco del traffico, estese fino ai veicoli Euro 3 diesel, ha deciso di mobilitarsi per uscire dalla fascia più “restrittiva” che tocca solo 10 Comuni del Basso Varesotto, tra cui Busto Arsizio, Gallarate e Saronno.
Le novità dal 1° ottobre
La normativa di Regione Lombardia prevede che dal 1° ottobre 2019 sono estese a tutto l’anno le limitazioni alla circolazione per i veicoli euro 3 diesel (in aggiunta a quelle per gli Euro 0, 1 e 2), con il contestuale avvio del progetto MoVe-In (Monitoraggio Veicoli Inquinanti), che prevede la possibilità di monitorare le percorrenze dei veicoli sottoposti a blocco tramite l’installazione a bordo di una “scatola nera” in grado di fornire a Regione Lombardia i dati di percorrenza reale, per consentire a questi veicoli di spostarsi per un massimo di 9000 chilometri ogni anno.
I dubbi di Cassano Magnago
«Dopo alcune segnalazioni di cittadini, abbiamo chiesto, ora ufficialmente, a Regione Lombardia perché rientriamo in fascia 1 del blocco traffico nonostante Cassano Magnago abbia meno di 30mila abitanti – fa sapere l’assessore alla sicurezza Daniele Mazzucchelli – non capiamo perché siamo rimasti in questa fascia, anche perché Cassano Magnago non ha delle infrastrutture di trasporto pubblico adeguate e come Comune non riusciamo ad offrire mezzi alternativi ai cittadini. Non si risolve così il problema dell’inquinamento». Da qui la volontà dell’amministrazione di muoversi per «capire come uscire dalla Fascia 1» per rientrare nella meno stringente Fascia 2, che comprende 56 Comuni della provincia di Varese tra cui il capoluogo, e che limita alle città con più di 30mila abitanti le limitazioni estese ai diesel Euro 3.
Mancata comunicazione
L’assessore di Cassano Magnago lamenta anche che «da Regione Lombardia è mancata la comunicazione del blocco del traffico e del rischio di sanzioni – aggiunge Daniele Mazzucchelli – pubblicheremo le novità del sistema move-in, in attesa di capire se possiamo uscirne». La procedura del nuovo sistema per il monitoraggio dei veicoli inquinanti sta creando problemi interpretativi e rischia di mettere in difficoltà gli automobilisti che hanno meno dimestichezza con la tecnologia, visto che la procedura è tutta online, da compiere con una Carta Regionale dei Servizi abilitata, per poi recarsi in una carrozzeria abilitata per l’installazione della “scatola nera” sull’auto. «Ci sono delle difficoltà nel capire il chilometraggio e delle oggettive difficoltà dell’utente a richiedere l’accesso al sistema» sottolinea il Comandante della Polizia locale Raffaele Esposito. Ma l’assessore fa notare che per la complessità della procedura, pensare di dedicare uno sportello in Comune solo per quelle pratiche non è fattibile. Distribuiremo del materiale informativo, sul sito e negli uffici comunali».