CASSANO MAGNAGO – Sono 118.675 euro, per la precisione, quelli messi sul piattino dall’amministrazione del sindaco Nicola Poliseno. Serviranno per la nuova pista ciclopedonale prevista lungo l’argine del torrente Rile, da via Bramante a via Luini a Cassano Magnago. La giunta ha già approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, visto come «un importante passo in avanti per collegare l’area del Parco di Città alla rete ciclabile cittadina esistente», dice il primo cittadino. «E far sì che sempre più parti di città siano messe in connessione con la mobilità sostenibile».
Viabilità, sicurezza e ambiente
Il tratto previsto nel progetto è la prosecuzione di un pezzo di pista già presente, in direzione del «futuro ponte di via Bramante sul Rile, che sarà il collegamento tra la zona della piscina comunale al Parco di Città», aggiunge Poliseno. L’intervento è costituito da un percorso, in ambito urbano, lungo circa 265 metri e larga 2,50 metri. E, come precisa poi la relazione tecnica, ha l’obiettivo di «implementare le infrastrutture ciclabili sul territorio comunale, finalizzate al miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale». Ma è anche un’opportunità per «valorizzare l’ambiente». Tra le priorità, potenziare «l’identità locale e l’integrazione dell’infrastruttura nel territorio». Oltre al fattore economico, «sviluppando una rete ciclabile estesa, impiegando risorse per la risoluzione di situazioni critiche». E ancora: «La sostenibilità in termini di durata, manutenibilità e ciclo di vita delle opere». Quindi la «semplicità costruttiva e la qualità degli interventi», attraverso scelte pensate per «la massima fruizione e accessibilità».
L’intervento
Il percorso si sviluppa «nel punto in cui il corso d’acqua torna allo scoperto dopo aver attraversato il centro cittadino sotto il livello stradale». La superficie dei sedimi del fondo «sarà regolare, drenata e tale da garantire sicurezza di moto e di frenata». Ma anche «provvista della segnaletica verticale e orizzontale, all’inizio, alla fine e dopo ogni interruzione e intersezione». Inoltre verrà «predisposta una linea interrata per garantire l’istallazione futura della pubblica illuminazione». Fra gli interventi previsti, dunque, la «formazione dei rilevati e del cassonetto in materiale arido», con inclusa la «posa di cordonate a delimitazione della sede». La pavimentazione sarà «in conglomerato ecologico», fino alla «sistemazione dei raccordi con la viabilità esistente».
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