Cassano, il centrosinistra non si schiera al ballottaggio. Prosegue lo scontro Passiu-Police 

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CASSANO MAGNAGO – Le due liste di centrosinistra sono pronte a non schierarsi al ballottaggio del prossimo 26 giugno. «Il mio sentimento di primo acchito sarebbe quello di dare libertà di voto, ma non avendo ancora riunito il gruppo nulla è ancora deciso», dice Tommaso Police (Pd). «Abbiamo deciso di non appoggiare nessuno», rende noto Stefania Passiu (Cassano Futura). Scelta simile, dunque, all’interno di uno scenario in cui due gruppi appaiono sempre più distanti. 

La coerenza

Se per il Pd non schierarsi è una scelta indolore, in quanto comunque vada ha garantiti due seggi a Villa Oliva, per Passiu invece il voto del secondo turno è determinante in quanto la vittoria di Osvaldo Coghi la estrometterebbe dal consiglio comunale. Sostenere Pietro Ottaviani non è però tra le opzioni contemplabili: «Non possiamo appoggiare un candidato di Fratelli d’Italia, perché il divario è troppo ampio, così come non potremmo sostenere una coalizione formata da Lega e Forza Italia. Non sarebbe una scelta coerente, vorrebbe dire tradire i nostri elettori. Reputiamo che non valga la pena barattare la credibilità con un posto in consiglio comunale». 
Anche Police non si schiera, ma invita i propri elettori a non disertare le urne. «È importante andare a votare sempre, anche quando la scelta non è facile. Votare è un diritto ma soprattutto un dovere». Ora resta soltanto da capire cosa farà Progetto Cassano 2032. La lista di Rocco Dabraio da sempre ha dichiarato la volontà di sondare ogni possibilità alla ricerca di un apparentamento, ma al momento non è ancora stata presa una decisione. Questa sera si terrà un incontro del gruppo, forse già decisivo. 

Lo scontro nel centrosinistra 

Nel frattempo prosegue lo scontro nel centrosinistra innescato da Police subito dopo l’esito delle urne. Passiu risponde a tono: «Trovo sgradevole l’accusa di aver consegnato la città al centrodestra: gli avevamo preparato il pacchetto pronto e loro hanno rifiutato. Così come è molto sgradevole dire che abbiamo fatto campagna elettorale contro di loro o far credere che c’è qualcuno che mi manovri. Capisco che possono essere state reazioni a caldo, ma sei segretario di un partito e ti candidi per un incarico così importante, devi anche essere in grado di gestire certi stati emotivi».
Con un post su Facebook, ieri Police ha voluto chiarire quanto detto domenica: «Ciò che intendevo dire, e che è palese a tutti gli elettori, è che se ci fosse stata una coalizione più ampia ci sarebbe stato un altro risultato già al primo turno, con un migliore esito amministrativo per tutti i cassanesi. Noi correvamo per vincere e non per partecipare solo con il chiaro obiettivo di andare all’opposizione». 

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