In arrivo a Cassano 16 orti urbani. Police (Pd): «Creiamo laboratori con gli studenti»

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CASSANO MAGNAGO – «Un piccolo investimento che ha ampie potenzialità sociali». Sono le parole del segretario cittadino del Pd, Tommaso Police, sulla realizzazione di 16 orti urbani – da circa 25 metri quadri l’uno – che verranno realizzati in via Gasparoli, a Cassano Magnago. Lo dice dopo l’ultima Commissione Sviluppo del Patrimonio, convinto che quest’iniziativa «possa dare ulteriore spazio di aggregazione ai cittadini che desiderano prendersi carico di un pezzo di terreno, dove coltivare prodotti a chilometro zero». Uno visione che punta al futuro, certo. Ma un occhio guarda anche al passato: «Da un punto di vista politico, la storia è però più complessa del risultato finale che ci sarà prossimamente».

Bandi, cifre e proposte

cattivi odori cassano policeIntanto, una premessa che fa da riepilogo: «Lo scorso anno, insieme al consigliere Gemma Tagliabue, ho segnalato all’amministrazione la possibilità di accedere a un bando regionale, dedicato proprio all’inserimento in città degli orti urbani». Un suggerimento che «non solo è stato preso in considerazione dagli uffici – che ringraziamo – ma che ha permesso di portare nelle casse comunali, dopo l’accettazione, un contributo per la realizzazione di 4.800 euro». Per un costo complessivo di «23.400 euro, quindi, la spesa a carico del Comune sarà di 18.600 euro». A fare da termine di paragone, per rendere l’idea, le città in cui questa esperienza ha preso piede. «Nella maggior parte di queste – prosegue – si sono riscontrate situazioni positive, non solo dal punto di vista sociale ma anche didattico». Ecco perché «sarebbe bello se dagli orti urbani nascessero dei civici laboratori del chilometro zero con le scuole, con le associazioni e con i singoli cittadini».

La storia politica e lo sfogo

Diverso lo storico politico, dice. «Negli scorsi mandati, i gruppi consigliari del Pd che si sono alternati hanno presentato diverse proposte e mozioni. Che sono sempre state bocciate». E affonda: «Ricordo ancora bene quando un noto esponente della maggioranza definì questo progetto apostrofandolo con lo spregevole appellativo “mOrti urbani”». O anche «le banali scuse e giustificazioni, pur di non approvare una mozione per “partito preso”. Senza nemmeno analizzarne il contenuto (l’ultima nel 2016, prima ancora nel 2013)». Fino allo sfogo: «All’epoca ritenevo pretestuoso e infantile il comportamento di questa maggioranza, che in nessun modo volle affrontare l’argomento ed entrare nel dettaglio della proposta. Il tempo però ci ha dato ragione, ci fa piacere che l’amministrazione comunale abbia cambiato totalmente idea».

Un murales di terracotta all’Oasi Boza. Il dono per Cassano dei ragazzi dell’Afpd

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