Castano, in carcere il pedofilo incastrato dalle “Iene”: «Pericoloso e spregiudicato»

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CASTANO PRIMO – È in carcere, e non più ai domiciliari, da venerdì scorso, 30 aprile, il dipendente comunale 65enne di Castano Primo che è accusato di aver adescato, su Instagram e WhatsApp, una 11enne. L’ordinanza è stata firmata dal gip di Milano Angela Minerva. L’uomo, condannato in via definitiva in passato per episodi simili e trovato in possesso di materiale pedopornografico, è accusato anche di pornografia minorile per avere ottenuto immagini da una ragazza di 16 anni. Il caso era stato sollevato dal programma tv “Le Iene”, a cui si era rivolta la madre della 11enne contattata più volte con messaggi dall’inequivocabile contenuto sessuale.

Per il giudice Minerva, l’uomo, sospeso dal lavoro in Comune, ha avuto una condotta di «particolare gravità e pericolosità in termini di reiterazione, alla luce della spregiudicatezza dimostrata sia attraverso l’adescamento contemporaneo di più minori, sia attraverso la condotta tenuta in concreto». Per il gip potrebbe continuare a commettere reati utilizzando la Rete; inoltre è da sottolineare come la sua «violenza verbale» nei confronti delle vittime «aumenti nonostante l’evidente disagio delle giovani interlocutrici».

Pedofilo incastrato dalle “Iene” a Castano Primo: «Comune sconvolto»

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