Pedofilo incastrato dalle “Iene” a Castano Primo: «Comune sconvolto»

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CASTANO PRIMO – «La notizia ha sconvolto tutti, al di là di ogni sensazionalismo di sorta». Parola del sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, dopo il servizio tv delle “ Iene” (nella foto, un fermo immagine) trasmesso ieri, martedì 16 marzo, in cui una troupe del programma, d’accordo con la polizia, ha incastrato un pedofilo che aveva adescato una minorenne su Instagram. L’uomo è un dipendente comunale di 66 anni, sposato e padre di 4 figli, impegnato anche in politica: proprio su questa attività ha fatto leva la redazione del programma televisivo per “agganciare” l’uomo con il pretesto di un’intervista, in realtà per metterlo alle strette dopo la denuncia della madre di una bambina di 10 anni che si era accorta dello scambio di messaggi inequivocabili via telefonino tra la figlia e l’uomo.

Questi, vistosi scoperto, ha reagito con nervosismo prima che arrivassero gli agenti del Nucleo tutela minori della polizia locale di Milano per procedere al fermo, avvenuto qualche settimana fa su segnalazione degli autori della trasmissione. La Procura di Milano ha aperto nei suoi confronti un fascicolo per adescamento di minori. A quanto emerso, l’uomo ha precedenti specifici.

Il sindaco: «Noi all’oscuro dell’indagine, dipendente già sospeso»

«Le aberranti accuse mosse nel servizio televisivo – commenta oggi il sindaco di Castano – non lasciano indifferenti e proprio per questo è necessario rispettare e tutelare il lavoro della magistratura. L’Amministrazione comunale era all’oscuro del contenuto dell’indagine e ha già assunto in queste ore tutti i provvedimenti opportuni e necessari a tutelare i cittadini, l’ente e i servizi degli uffici. Ulteriori provvedimenti verranno assunti rispetto al dipendente coinvolto, che da oggi è interdetto dal servizio in via cautelare in attesa di definire il procedimento disciplinare in corso. Il Comune e l’Amministrazione – aggiunge Pignatiello – sono a disposizione delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria al fine di addivenire nel più breve tempo possibile a fare chiarezza sulla vicenda, assicurando alla magistratura piena collaborazione e fiducia nell’alveo della legalità».

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