Castellanza, Aemme replica a Sieco sui lavoratori: «Rispettiamo la legge»

epidemia rifiuti ala legnanese

CASTELLANZA – «Le spiegazioni di Sieco? Prive di fondamento». Così Aemme Linea Ambiente, la società del gruppo Amga che dal 1° maggio subentrerà nella gestione del servizio di igiene urbana del Comune di Castellanza, ribatte a muso duro a Sieco sulla questione dei lavoratori impiegati nel servizio. «Il ricorso a clausole sociali non può essere utilizzato come strumento per eludere il rispetto dei principi dell’evidenza pubblica previsti in materia di assunzioni» chiarisce Aemme, per ribadire la correttezza del proprio operato a proposito della “vertenza” sul futuro dei dipendenti Sieco di Castellanza con la transizione del servizio ad Aemme.

La nota di Aemme Linea Ambiente

Con rinnovato stupore apprendiamo il contenuto della Nota Esplicativa dell’AU di Sieco srl, Dott. Giordani, di sicuro impatto mediatico, ma del tutto priva di fondamento.

Seppur non vi sia mai stato, né avrebbe potuto esserci, alcun “impegno a trattare”, volto ad evitare gli obblighi di legge in tema di reclutamento del personale, Aemme Linea Ambiente non si è mai sottratta al confronto con Sieco.

Va ribadito, prima di tutto, che l’obbligo – nelle circostanze odierne – di dare luogo alla procedura selettiva ad evidenza pubblica per l’assunzione del personale è sancito, pena la nullità dei contratti di lavoro, dal perfettamente vigente  art. 19 del Testo Unico delle Società Partecipate (D. Lgs. n. 175/2016), ma che, simile obbligo, era vigente fin dal 2001, quando il D. Lgs. n. 165 (art. 35), imponeva, per le Società in house, “l’assunzione del personale tramite procedure selettive, …”.  Sieco, dopo non avere riscontrato le plurime nostre richieste in merito, finalmente afferma di avere, invece, assunto i dipendenti in questione tramite clausola sociale; dunque, non attraverso la procedura obbligatoria. Ne prendiamo atto, ma ciò non può indurci certo a sottrarci agli obblighi di legge.

Infatti, si rileva che, come si evince dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 68/2011, il ricorso a clausole sociali non può essere utilizzato come strumento per eludere il rispetto dei principi dell’evidenza pubblica previsti in materia di assunzioni da parte delle società a partecipazione pubblica, che trovano diretto fondamento nell’art. 97 Cost.

ALA intende, ancora una volta, sottolineare che in nessuna sede è mai stato preso impegno alcuno che chieda alla stessa d’infrangere il perimetro normativo che deve rispettare.

Quello che ALA ha sempre fatto, sta facendo e farà, è lavorare per garantire ai lavoratori le migliori condizioni legittimamente applicabili: e su questo s’impegna.

castellanza aemme sieco dipendenti – MALPENSA24