«Sieco, dieci lavoratori rischiano il posto»: la denuncia di Castellanza nel Cuore

Alessandro Milone e Francesco Mainardi

di Sarah Zambon

CASTELLANZA – «Dieci dipendenti rischiano il licenziamento, altri tre, che verranno riassorbiti dal nuovo gestore, rischiano di perdere tra i 200 e i 400 euro in busta paga». A denunciarlo è l’associazione Castellanza nel Cuore, che in vista del consiglio comunale di lunedì 18 marzo, ha reso noto il proprio impegno nella tutela dei lavoratori della SiEco, partecipata che attualmente gestisce l’igiene urbana in città, ma che da maggio 2024 verrà sostituita da Aemme Linea Ambiente (AMGA).

L’asse con USB

Secondo l’associazione, che in questa battaglia spalleggia il sindacato di base USB, il passaggio di consegne tra le due aziende comporterebbe diversi rischi per il personale della società uscente che ha sede a Cassano Magnago: per 10 dei dipendenti coinvolti, si configura la possibilità di licenziamento, mentre altri tre che hanno accettato le condizioni per essere riassorbiti dal nuovo gestore, potrebbero subire un ridimensionamento della busta paga tra i 200 ed i 400 euro.

«Chiediamo al Sindaco di intervenire»

Così, gli esponenti di Castellanza nel Cuore, guidati da Alessandro Milone, hanno lanciato un appello condiviso con parte dell’opposizione castellanzese, per far sì che il sindaco Mirella Cerini si spenda per porre rimedio ad una situazione che, evidentemente, non era stata prevista in sede di gara: nel bando, infatti, non era stata inserita alcuna clausola che tutelasse il posto di lavoro dei dipendenti SiEco, nel caso in cui l’azienda cassanese non si fosse nuovamente aggiudicata l’appalto. Inevitabile l’apertura di una vertenza sindacale che, in rappresentanza dei lavoratori a rischio, sta seguendo il sindacalista Francesco Mainardi di Usb: le azioni di mobilitazione che verranno intraprese porteranno a presidi e scioperi, che andranno a ripercuotersi inevitabilmente sul decoro e sulla salubrità del suolo pubblico castellanzese.

Le origini del problema

Alla base di questa situazione particolarmente delicata per le famiglie coinvolte ci sarebbero le diverse decisioni aziendali della società uscente e di quella subentrante, secondo Castellanza nel Cuore: non avendo ottenuto l’appalto a Castellanza, SiEco si sentirebbe in diritto di poter licenziare gli operatori ecologici impiegati sul territorio cittadino; AMGA, invece, dichiara di non essere costretta a riassorbire gli ex dipendenti SiEco applicando il contratto nazionale del settore e di conseguenza, per riassumerli, lancia un concorso che comporta per loro condizioni contrattuali decisamente meno vantaggiose delle precedenti.

Se ne discuterà in consiglio

La seduta del 18 marzo del consiglio comunale di Castellanza sarà probabilmente la sede in
cui il problema verrà pubblicamente sollevato: il consigliere di opposizione Mino Caputo ha
preparato una mozione in merito, – non ancora inserita nell’Ordine del Giorno -, in cui si chiede
all’amministrazione Cerini di tutelare i dipendenti SiEco coinvolti e, di conseguenza, le loro
famiglie.

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