Castellanza, con i box di Asst Valle Olona per gli anziani è facile cambiare medico

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Da sinistra Cristina Borroni, Stefania Preite, Marino Dell'Acqua e Mirella Cerini

CASTELLANZA – Nella giornata internazionale degli anziani, i più colpiti dalla recente pandemia da Covid-19, il Comune di Castellanza, in collaborazione con Asst Valle Olona dà vita a un progetto per rendere l’accesso ai servizi socio-sanitari più facile per chi non ha dimestichezza con internet. Una prestazione che si rende quanto mai necessaria, dato che la Valle Olona è uno dei territori con il maggior numero di cittadini fragili, percentuale che si assesta intorno al 30%.

Urne in Comune e in farmacia per le richieste cartacee

Oggi, giovedì 1 ottobre, il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini e il direttore socio-sanitario di Asst Valle Olona, Marino Dell’Acqua hanno inaugurato due nuovi punti di raccolta dove, a partire da mercoledì 7 ottobre, saranno presenti delle urne nelle quali gli anziani potranno inserire le loro richieste cartacee di scelta e revoca del medico, esenzioni del ticket sanitario e dei servizi ufficio di assistenza protesica, senza dover usare le modalità online.

I due box si troveranno nella farmacia comunale e nell’ufficio Relazioni con il pubblico di Castellanza, dove saranno anche presenti degli operatori ogni mercoledì dalle 15 alle 18 per aiutare chi si trovasse in difficoltà. «Si tratta di due luoghi molto frequentati dagli anziani e noi come farmacia creeremo uno spazio dedicato proprio a loro», afferma Stefania Preite, direttrice di Castellanza Servizi e Patrimonio.

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Ecco i documenti necessari

Una volta alla settimana, poi, un autista di Asst Valle Olona svuoterà le urne. Per la scelta e revoca del medico basterà inserire la modulistica fornita dal medico, una copia della tessera sanitaria e del documento di identità e riceverà poi a casa la comunicazione dell’avvenuto cambiamento. Per la richiesta di esenzioni e il servizio di assistenza protesica, invece, basterà compilare un modulo presente in loco e lasciare il proprio numero di telefono.

Anziani esclusi dalla digitalizzazione

«Si tratta di un progetto in via sperimentale – esordisce Dell’Acqua – ma che speriamo funzioni per poterlo implementare anche sul resto del territorio della Valle Olona. Ci abbiamo lavoro molto perché crediamo sia fondamentale essere a fianco dei bisogni delle persone, soprattutto le più fragili, fortemente penalizzate durante e dopo la pandemia». Infatti, il modus operandi del mondo sanitario è dovuto cambiare drasticamente negli ultimi mesi, portando tutti i servizi online, per evitare code e assembramenti. «Questa spinta alla digitalizzazione è fondamentale, ma lascia indietro gli anziani e chi non sa usare il computer».

mirella cerini cristina borroni marino dell'acqua

Un servizio apposito per gli anziani

«L’elemento più critico – ammette il direttore socio-sanitario – è il cambio del medico di base. Basti pensare che sul nostro territorio, ad oggi, stanno per andare in pensione 10 medici, ciò significa circa 15 mila pazienti che dovranno fare la revoca. Sono numeri molto elevanti e, nonostante abbiamo implementato il nostro servizio di back office a 15 persone, dobbiamo cercare di digitalizzare il tutto e lasciare questo servizio di urne agli anziani. Ai quali penso sia giusto dare una priorità, visto che sono quelli che hanno maggiormente bisogno delle visite mediche. Anche se garantiamo a tutti il cambio entro 20 giorni lavorativi».

Asst si deve appoggiare al territorio

Un’occasione di collaborazione unica, la prima sperimentata in Valle, che si inserisce all’interno del piano più ampio dell’Asst. «Dobbiamo cambiare completamente la nostra filosofia di lavoro. Se fino a un anno fa si lavorava per centralizzare tutti i servizi nell’ospedale, adesso stiamo facendo il contrario», spiega Dell’Acqua. Illustrando il piano dell’azienda nell’appoggiarsi proprio alle amministrazioni comunali.

E’ infatti il primo cittadino castellanzese stesso a rispondere. «Per noi è essenziale poter fornire questi servizi ai cittadini, anche perché vogliamo proprio dare un’attenzione particolare ai più fragili», dice Cerini, supportata dalle parole del vice, Cristina Borroni. «Quando si parlava di ospedale unico, non vi nascondiamo, che c’erano molte preoccupazioni perché temevamo che i territori sarebbero stati dimenticati. Ma grazie a questa collaborazione ci siamo resi conto di quanto la direzione di Asst sia attenta alle persone. Che non vengono considerate come numeri, ma come individui con esigenze diversificate».

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