Castellanza, Milone: «L’alleanza Soragni-Palazzo-Caputo è una mia “creatura”»

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CASTELLANZA – «Ma quale ammucchiata. Semmai bisogna parlare della mia bravura per aver messo attorno a un tavolo a dialogare uomini di spessore, con vite da raccontare, posizionati nel paese, rispettati, professionisti, medici, architetti e tutti con un unico obiettivo: realizzare un programma amministrativo ambizioso per la nostra città». Alessandro Milano, coordinatore di Castellanza nel cuore, esce allo scoperto e si intesta il merito di aver progettato e portato a compimento l’originale alleanza tra il centrodestra, Michele Palazzo e Mino Caputo.

“Sono stato io”

Inutile girarci intorno, a Castellanza non sono pochi quelli che si sono chiesti: “Possibile che Palazzo e Caputo si siano alleati con il centrodestra?” Già, perché la coalizione che sostiene come candidato sindaco Angelo Soragni contempla “mondi politici lontanissimi” e che fino a poche settimane fa stavano (e sono stati per anni) su barricate opposte. Da un lato Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia e dall’altro Michele Palazzo, una vita a sinistra. Anzi, “sempre più a sinistra della sinistra”. Insomma un miracolo, ma solo all’apparenza. Perché dalla nota di Alessandro Milone, invece, si apprende che l’alleanza è frutto di un lavoro di mediazione (all’inizio) importante. Anzi, la parte più difficile è stata quella di mettere fisicamente al tavolo “gli attori”. Perché a quel punto è scattata la sintonia, o meglio “la chimica” giusta, quella che dà vita alla squadra. E che Milone svela nella sua nota ufficiale.

Com’è nata l’alleanza per battere Mirella Cerini

Come primo passo – scrive Milone – era necessario mettersi al tavolo con il centrodestra del candidato sindaco Angelo Soragni per conoscere gli interpreti e condividere e creare sinergie nei programmi. L’incontro da subito costruttivo a prodotto subito intese e condivisioni di programmi che hanno contribuito a superare le appartenenze di partito.

Uomini con storie incredibili e affascinanti alle spalle che hanno superato le differenze in nome della realizzazione pratica delle cose. In questo mi faccio carico come coordinatore di “Castellanza nel Cuore” di essere stato colui che ha coinvolto Michele Palazzo e Mino Caputo in un’avventura apolitica ma di responsabilità, facendomi carico di fare da collante con il gruppo Soragni con la quale il dialogo è sereno, produttivo e proiettato al “fare”.

Quindi rispetto alle “Ammucchiatesi dovrebbe accusare me di essere stato cosi bravo da fa dialogare uomini di spessore, con delle vite da raccontare, posizionati nel paese, rispettati,  professionisti, medici, architetti tutti sotto un unico obiettivo, realizzare un programma ambizioso che andrà oltre gli anni di governo, con delle vere basi di cambiamenti strutturali e molto ambizioso.

La qualità delle persone della lista “Soragni” e “Castellanza nel cuore” è indubbiamente di grande valore, con intelligenza ed esperienza da vendere, tanto da rendere piacevoli le riunioni e i dialoghi, cosa che nella politica non sempre succede. Un gruppo di qualità può solo portare risultati qualità.

Insieme abbiamo condiviso il programma che coinvolge tutta la spina dorsale di Castellanza ,con un progetto ambizioso che richiederà molti anni di realizzazione ma che cambierà il volto della città completamente e finalmente. Non più una città cuscinetto tra Legnano e Busto, ma un paese con una vera identità, bella, romantica e funzionale. Abbiamo condiviso e proposto un programma molto affascinante per i giovani degno di una città universitaria, con progetti di coworking e progetti meravigliosi legati all’entertainment, trovando consensi ed entusiasmo. Castellanza nel Cuore continuerà ad essere autonoma e vigile ed operare con il suo motto “Dove non arriva la politica arriva il coraggio e il Cuore”.