Puzze dell’Olona: Arpa traccia il quadro. Ma la soluzione è lontana

In giallo le tre aziende “osservate speciali” e il depuratore

CASTELLANZA Puzze dell’Olona: il quadro è un po’ più chiaro, ma è presto per dire che la soluzione del problema sia vicina. E a fissare il punto della situazione, sotto il profilo tecnico, sono il direttore di Arpa Varese Adriano Cati e la responsabile delle Attività di controllo nelle aziende Elisabetta Caprioli.

Il punto della situazione

Arpa interviene sul problema che da almeno dieci anni sta rendendo la vita difficile ai residenti dei Comuni di Castellanza, Olgiate e Marnate. Ma anche il lavoro degli enti di controllo che si trovano a dover fare verifiche sui miasmi, che: non sono continui nel tempo e non si possono afferrare o vedere. Insomma una materia complessa e che per molti versi sfugge anche alle normative.

Certo i tempi lunghissimi hanno reso l’intera questione inaccettabile e surreale dal punto di vista della gente. Che a più riprese ha spiegato come molto spesso sia impossibile vivere quando l’aria è impestata dai cattivi odori. Quel che si può dire (e lo confermano anche i referenti di Arpa) è che i controlli non sono mancati nel tempo. E nelle ultime settimane l’intera vicenda ha subito un’accelerazione. Anche se la soluzione non è né semplice, né vicina.

In attesa del Consiglio di Stato

Due però i paletti più prossimi: il 17 marzo, giorno in cui il Consiglio di Stato dovrebbe produrre la sentenza sugli scarichi in deroga di Perstorp e il procedimento di diffida nei confronti dell’azienda chimica (una delle tre “osservate speciali”) aperto da Provincia di Varese sulla base del risultato di alcuni controlli straordinari eseguiti proprio da Arpa.

L’intervista integrale