CASTELLANZA – «Basta selfie inutili, servono aiuti concreti per i commercianti». E ancora: «Sindaco e giunta rispettate il nostro ruolo istituzionale. Ci ignorate da 4 anni. Partecipare è un nostro diritto, in quanto eletti, e un nostro dovere in quanto cittadini». Puntuali, alle 11 di oggi venerdì 29 maggio, i rappresentanti delle opposizioni consiliari castellanzese hanno manifestato davanti al municipio cittadino. Tutti presenti: Michele Palazzo di Sognare Insieme Castellanza, Angelo Soragni della Lega, Mino Caputo del Gruppo Misto e Giovanni Manelli di Fratelli d’Italia. Con loro anche alcuni cittadini arrivati a dare man forte.
Da quattro anni ridotti al silenzio
«Chiediamo soltanto di poterci esprimere – spiega Soragni – In ogni consiglio comunale i punti e le mozioni presentati dai gruppi di minoranza vengono sistematicamente ignorati. Il gruppo Lega vuole essere d’aiuto e non d’intralcio alla maggioranza. Vogliamo lavorare per la nostra città rispettando il mandato avuto dai cittadini». La Lega, tra l’altro, ha chiesto al sindaco Mirella Cerini di rinunciare al nuovo Pgt e valutare scelte migliori per i cittadini di Castellanza e non solo. «Dobbiamo pensare che, dopo la pandemia, le piazze i centri culturali e le aree verdi non potranno più essere uguali – si legge in un comunicato del gruppo consigliare – Facendo riferimenti a Castellanza è indubbio che serve una scelta coraggiosa e non siamo certi che il sindaco Cerini sia in grado di portare avanti un progetto tanto ambizioso».
Via le tasse 2020 per i commercianti
Sul fronte commercio Manelli è lapidario: «Invece di portare le mascherine ai commercianti – dice il capogruppo di Fratelli d’Italia – Il sindaco si impegni a non far aprire altri centri commerciali che andrebbero a danneggiare il commercio cittadino già in difficoltà». Chiude Michele Palazzo: «Ogni giorno vediamo postati sui social network selfie di sindaco e vicesindaco insieme ai commercianti della città. Peccato non servano a niente. Servirebbe, invece, la sospensione di tutte le tasse 2020 a tutte le attività commerciali cittadine già provate dalla chiusura dovuta all’emergenza Covid. Questo sì, sarebbe un aiuto concreto».