Castellanza, il violino della Shoah incanta: la Memoria è più viva che mai

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CASTELLANZA – «Una serie di manifestazioni, per ricordare la Shoah, condannare la crudeltà dell’uomo ma anche per dare speranza, abbattendo il muro dell’indifferenza. Conoscere significa avere gli strumenti per comprendere le cause e le responsabilità, ma anche le terribili conseguenze generate dalla guerra. L’augurio è che i nostri giovani imparino a guardare il prossimo e le diversità del prossimo, come ad una ricchezza e non con paura o indifferenza, e solo ricreando un senso di comunità forte e coesa e ricordando quanto l’odio abbia portato morte e distruzione, si potrà costruire un futuro migliore». Così il Sindaco della Città di Castellanza, Mirella Cerini, ha concluso un emozionante pomeriggio che ha catapultato i tanti castellanzesi presenti in un altro tempo attraverso le parole e la musica del violino di Auschwitz, simbolo dell’Olocausto.

Evento sold out

L’evento è andato in scena sabato 2 febbraio,  quando nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica Anna Lavatelli ha letto “Il violino di Auschwitz”, racconto toccante della vera storia di Eva Marie Levy, e Alessandra Sonia Romano ha suonato il violino originale simbolo della tragedia dell’Olocausto. “Il Violino di Auschwitz”, di Anna Lavatelli, è il racconto della storia di Eva Marie Levy, una ragazza di buona famiglia, colpevole solamente di essere ebrea. Deportata con i suoi cari da Torino ad Auschwitz, grazie al suo inseparabile strumento, riuscirà a sopravvivere per molto tempo nel terribile campo di sterminio nazista, suonando, suo malgrado, per gli ufficiali delle S.S. La lettura del racconto è stata seguita dalle note suonate da Alessandra Sonia Romano, diplomata al conservatorio di Venezia e specializzatasi nei più prestigiosi collegi musicali internazionali, con il violino di Auschwitz.

La musica rafforza la Memoria

La forza della musica di Alessandra Sonia Romano è riuscita a ridare voce ai protagonisti delle vicende, lette dall’autrice Anna Lavatelli per un grande messaggio di libertà e amore. Il pomeriggio del violino di Auschwitz è solo l’ultimo appuntamento organizzato dal Comune di Castellanza per ricordare la “Giornata della Memoria”. In precedenza, infatti, presso la Biblioteca, era stato organizzato un incontro a cura del prof. Giancarlo Restelli intitolata “1938-45 dalle leggi razziali ad Auschwitz”, e di Andreina Colombo Passoni per le “Testimonianze dei Deportati Castellanzesi”, dove era stato affrontato il tema dal punto di vista storico-sociale e culturale. In settimana poi gli studenti delle scuole medie hanno potuto visitare, insieme al sindaco e ai loro professori, il Memoriale della Shoah, presso il tristemente noto Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, laddove partirono i 23 treni diretti ai campi di concentramento. Inoltre, dal 26 gennaio, presso la Biblioteca Civica, è stata aperta anche la mostra dedicata al Violino di Auschwitz, con le tavole dell’illustratrice Cinzia Ghigliano.

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