GALLARATE – Acli, Caritas e numerose altre associazioni che gravitano attorno al mondo cattolico gallaratese si sono riunite l’altra sera per stendere una lettera condivisa da inviare al prefetto. Lo scopo è impedire lo sgombero del campo sinti di via Lazzaretto, una concreta possibilità dopo l’ordinanza firmata dal sindaco Andrea Cassani due mesi fa.
La lettera al prefetto
La lettera – attualmente sottoscritta da Acli, Caritas, Aval, I colori del mondo, Upre, Sucar Drom e dalla Comunità sinta di Gallarate – definisce «preoccupante» l’azione intrapresa dal sindaco Andrea Cassani. E’evidente, secondo i firmatari, «la volontà di allontanare intere famiglie, alcune delle quali in stato di indigenza, dal territorio di Gallarate, ponendo, in maniera strumentale, tale azione come una questione urbanistica. Il fatto che a oggi il settore dei Servizi Sociali del Comune di Gallarate non abbia incontrato le famiglie in stato di indigenza e quindi incapaci a trovare una soluzione abitativa in modo autonoma, sembra confermare una volontà di allontanamento di circa ottanta cittadine e cittadini italiani, tra cui molti minori».
Un tavolo di mediazione in prefettura
Il mondo cattolico gallaratese chiede espressamente al prefetto di farsi parte attiva e di convocare un Tavolo di mediazione, aperto a un rappresentante dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, «punto di contatto per l’attuazione della Strategia nazionale rom e sinta alla Presidenza del Consiglio dei ministri». L’obiettivo dichiarato è «affrontare la questione abitativa vissuta dalle famiglie composte da persone appartenenti alla minoranza linguistica sinta e residenti a Gallarate in via Lazzareto 50 all’interno del quadro legislativo vigente e in ossequio a quanto previsto dalla “Strategia Nazionale d’Inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti – attuazione della Comunicazione Commissione europea n. 171/2011”, approvata dal Governo italiano e in vigore fino al 2020».