Censis, Insubria e Liuc tra le migliori università per comunicazione

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VARESE – Secondo la classifica Censis 2020-2021 delle università italiane è la comunicazione il punto di forza degli atenei della provincia di Varese: come attestano i dati dell’indagine pubblicata oggi, lunedì 13 luglio, riguardo a questa voce l’Insubria spicca in Lombardia tra i piccoli atenei statali, mentre la Liuc ha conquistato il primato a livello nazionale tra quelli non statali. Inoltre, mentre la prima è al vertice per l’occupabilità dei propri laureati, la seconda ha confermato la sua vocazione internazionale.

Un punto diriferimento per gli studenti

L’analisi del Censis, ormai un punto di riferimento per gli studenti che si preparano a scegliere il loro futuro, elabora la valutazione degli atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione, relativamente a servizi erogati, borse di studio e altri interventi in favore degli studenti, comunicazione e servizi digitali, strutture disponibili e livello di internazionalizzazione. A questa valutazione si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali secondo la progressione di carriera degli studenti e i rapporti internazionali: nel complesso si tratta di 64 classifiche, che possono aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione.

Al vertice per l’inserimento lavorativo

Tra i piccoli atenei statali l’Insubria totalizza un punteggio medio di 80,5 ottenendo dunque il quinto posto, con punte più alte in comunicazione e servizi digitali (terzo posto) e servizi agli studenti (quarto posto). In particolare, per quanto riguarda la prima voce, è emerso che il giovane ateneo di Como e Varese è al primo posto tra quelli lombardi. È invece pari a 102 il punteggio che porta l’Insubria al vertice per l’inserimento lavorativo dei propri laureati, con uno stacco significativo rispetto ai 90 punti di Camerino (prima in classifica) e agli 84 dell’Università della Tuscia. Un dato che era stato anticipato dalla recente indagine Almalaurea, dove emerge che l’86,2 per cento dei laureati triennali e dell’82% dei magistrali a un anno dal titolo ha un impiego ben retribuito, contro la media italiana rispettivamente del 74,1% e del 71,7%.

Una didattica fatta su misura

«È per me motivo di orgoglio sapere che i nostri laureati hanno una marcia in più sul mercato del lavoro», ha commentato il rettore Angelo Tagliabue. «Merito di una didattica fatta su misura per ogni studente, fianco a fianco con docenti e tutor. Anche la conferma della quinta posizione è quanto mai importante e significativa in questo anno complicato che stiamo vivendo. Nonostante le difficoltà dell’emergenza Covid, siamo stati al passo con la didattica, gli esami e le lauree a distanza, abbiamo lavorato per l’orientamento delle nuove matricole e abbiamo stanziato un piano di emergenza straordinario che prevede aiuti economici per le famiglie in difficoltà». Riguardo ai corsi di laurea, il Censis propone una classifica generale di tutte le università italiane senza tenere conto delle loro dimensioni: l’Insubria ha riportato risultati ottimi per Odontoiatria, seconda in Italia su 32 atenei con uno scarto minimo rispetto a Milano Bicocca, e Giurisprudenza che è in settima posizione su 48.

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La funzionalità di siti web e profili social ufficiali

La Liuc, inserita come di consueto tra gli atenei non statali di piccole dimensioni (fino a 5mila studenti), ha conquistato il terzo posto in virtù di un punteggio complessivo di 90/110. Entrando nello specifico dei diversi parametri, spicca certamente la comunicazione con un risultato di 105, ottenuto dall’analisi delle caratteristiche e delle funzionalità dei siti web di ateneo, dei profili social ufficiali e dell’efficacia di risposta restituita da questi canali. Mettendo a confronto il punteggio assoluto con quello di tutte le università, la Liuc risulta tra le 10 migliori d’Italia su questo aspetto, che le è valso anche il primato tra le non statali di piccole dimensioni.

Una vocazione internazionale

Con un punteggio di 102,2 si conferma anche la vocazione internazionale della Liuc: la valutazione tiene conto, in rapporto al totale degli iscritti, di coloro che hanno trascorso  del tempo all’estero per studio o tirocinio, del numero degli studenti stranieri e di quanti, fra loro, hanno trascorso un periodo all’ateneo di Castellanza. Sono state considerate anche la spesa a favore della mobilità internazionale, la quota di corsi offerti in lingua inglese e di quelli che prevedono l’opportunità del doppio titolo, aspetti caratterizzati da anni da una ricca offerta; anche in questo caso, il punteggio assoluto colloca la Liuc fra i migliori atenei d’Italia. Sul fronte della didattica, si conferma il primato di Ingegneria sia triennale che magistrale tra gli atenei privati e l’ottimo piazzamento di Economia, al terzo posto sia per triennale che per magistrale.

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