Vertice provinciale del centrodestra a Busto. Antonelli: «Sarò più forte di prima»

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BUSTO ARSIZIO – Quando il sindaco Emanuele Antonelli, durante l’incontro con i vertici provinciali del centrodestra, avvenuto ieri sera, mercoledì 22 maggio, a Busto Arsizio, dice di essere convinto “di uscire politicamente più forte di prima da questa situazione” ha le sue fondate e molteplici ragioni. E tra queste anche il fatto che, fino alla prova contraria di domenica, la maggioranza bustocca ormai ha un solo socio davvero forte di maggioranza, cioè la Lega. La quale non ha alcuna intenzione di chiudere in anticipo la storia. Soprattutto ora, che Forza Italia è in fase di smobilitazione e il sindaco, sarà anche più forte, ma è anche all’angolo. O al varco, dove, checchè se ne dica, il Carroccio lo sta aspettando.

Il commissario Caliendo incontra il sindaco

Incontrarsi. Parlarsi per la prima volta e fare il punto della situazione politica su Busto e, visto che Antonelli è politicamente bino, anche sulla Provincia. E’ con queste intenzioni che il commissario di Forza Italia Giacomo Caliendo ieri pomeriggio è arrivato a Busto. Con anche il segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi, il referente di Ncd Raffaele Cattaneo, il segretario cittadino del Carroccio Francesco Speroni, il nuovo referente forzista cittadino Gigi Farioli, Giuseppe De Bernardi Martignoni per Fratelli d’Italia e anche i capigruppo in consiglio provinciale Marco Riganti e Corrado Canziani. Insomma tutta la filiera di vertice del centrodestra riunita attorno a un tavolo. Dove il quadro su Busto è stato fatto in maniera piuttosto rapida. In sintesi si dovrà lavorare su: stabilità, continuità e rigore. Che tradotto significa: rafforzare il sindaco (stabilità), niente rimpasto di giunta per ora (continuità) e rigore (pretesa di una condotta impeccabile da parte di tutti).

Certo poi si è anche parlato di situazioni più delicate come Accam, sulla quale c’è l’intesa di rivedersi prima del 4 giugno; i Consorzi e le società ecologiche, i cui cda vanno a scadenza in un momento in cui occorre anche compiere l’ingresso definitivo in Alfa e poi di Alfa stessa. Si è parlato di nomine. Non di nomi, ma di criteri. Uno per tutti: più attenzione ai profili e alle capacità.

Il consiglio che preoccupa

Accanto alla convinzione di venirne fuori più forte Antonelli ieri ha messo sul tavolo anche la sua preoccupazione di come affrontare il prossimo consiglio comunale. La cui data ufficialmente è slittata per prendere tempo e mettere a punto due delibere delicate su Agesp. Ma martedì prossimo in sala Esagonale il primo cittadino dovrà rompere il silenzio rispetto alla maxi inchiesta e rispondere a una serie di interrogazioni consiliari e domande di una minoranza che avrebbe voluto “farla fuori” subito la questione. Insomma Antonelli non vacilla, ma certamente dovrà sfangare la questione della responsabilità politica su tutta una serie di nomine e scelte, magari non condivise, ma comunque fatte.

Passaggi politici che non dovrebbero scalfire la sua posizione, anche perché la Lega per voce di Speroni ha dato pieno sostegno al primo cittadino e a questa maggioranza: «Antonelli e la sua maggioranza non sono stati toccati da nessuna delle due inchieste in corso. Gorrasi è coinvolto per questioni che nulla hanno a che fare con il suo ruolo di consigliere. Insomma Busto è fuori». Parole che se si trattasse di calcio suonerebbero come: “il mister non si tocca. Anche se perde la prossima partita”.

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