«Cerco mia madre biologica, è di Cassano Magnago». L’appello di Paola, 52 anni

CASSANO MAGNAGO – Sottratta da neonata alla sua madre biologica, la cerca dopo 52 anni per conoscerla. «So che è di Cassano Magnago e che fu costretta ad abbandonarmi. Fui data per morta, aiutatemi a trovarla». L’appello è di Paola Anselmi, che dopo lunghe indagini è arrivata a completare il mosaico della storia della sua vita. Oggi vive a Ruvo di Puglia, dove è cresciuta dalla famiglia che la ha adottata quando aveva nove mesi, e ha tre figli. E sogna di risalire all’identità della sua madre biologica per poterla finalmente incontrare. Come Randall Pearson, il personaggio della celebrata serie tv americana “This is us” che va alla ricerca del padre naturale.

Sottratta alla madre

La storia è da film. «Sono nata a Mortara, all’ospedale sant’Ambrogio, alle 11,35 del 30 giugno 1968» racconta Paola Anselmi, che ha già diffuso questo suo appello sui social e sui giornali locali della Lomellina, oltre che in un suo blog personale e in un libro autobiografico (“Sarah, il senso dell’abbandono”) in cui, con nomi fittizi, mette in luce i postumi di un’adozione. «Dalle varie testimonianze raccolte da alcune persone che mi hanno contattata, ho composto parte del puzzle riguardo la mia vita – rivela Paola – la donna che mi partorì era giovanissima, forse si innamorò di un uomo più grande di lei, probabilmente sposato. Io so soltanto che mi ha tenuta in braccio per 3 o 4 giorni: le ostetriche e le infermiere dei due reparti, che erano annessi, dicevano che era disperata perché costretta, da chi le stava accanto, ad un gesto che non avrebbe voluto, dandomi via».

La ricerca

E così la piccola Paola, a cui fu dato il cognome Dezzani, fu allontanata dalla sua madre biologica. «Le fu detto che ero morta, per farle accettare il distacco, ma in realtà fui portata al brefotrofio di Pavia e dichiarata adottabile». Circa nove mesi dopo, l’adozione, da parte della famiglia Anselmi, in Puglia. Ora, a 52 anni di distanza, e dopo un tentativo di venire a conoscenza dei propri genitori naturali per via giudiziaria, manca solo un tassello per completare il puzzle. «Sono ad un passo dalla verità – racconta Paola Anselmi – dalle diverse indagini, gli eventi sarebbero riconducibili alla città di Cassano Magnago, dove il caso avrebbe suscitato scandalo in paese, tanto da far intervenire un monsignore ad interessarsi alla vicenda per risolverla in tempi brevi. Ero stata data per morta, ma confido che a Cassano Magnago chi c’era già allora possa ricordare e aiutarmi ad avere le conferme che sto cercando».

«Voglio solo riallacciare i rapporti»

Una ricerca disinteressata, ci tiene a chiarirlo Paola: «Non ho alcuna velleità di tipo economico né ho bisogno di fare del pietismo, ma voglio conoscere le mie origini – spiega la donna – con il tempo, anche diventando madre di tre figli, ho sentito forte in me il desiderio di andare a fondo. I miei genitori mi sono stati accanto: mio padre, scomparso tre anni fa, mi disse che lui e mia madre adottiva avrebbero voluto che mi ricongiungessi con la mia famiglia biologica. Non ho avuto fratelli, ma in cuor mio sono certa di averli, da qualche parte. E vorrei poter riallacciare i rapporti con la mia famiglia biologica. Conoscere mia madre e i miei parenti, parlarci, venirli a trovare una volta ogni tanto e scambiare con loro gli auguri». Insomma, se qualcuno sa, è il momento di farsi avanti.

cassano magnago madre biologica ricerca – MALPENSA24