Chiudiamo subito Accam. A pagare sono i cittadini

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Quale sarà il futuro di Accam? Avevamo preparato un comunicato per esprimere il nostro dissenso al salvataggio del vecchio termovalorizzatore di Borsano da parte della Amga, società partecipata da più comuni del comprensorio di Legnano (di fatto sostenuta da soldi pubblici), ma, fortunatamente, la proposta non è stata approvata dal sindaco di Legnano.

Da anni si tenta di risanare il termovalorizzatore, oggi purtroppo ridotto a solo inceneritore, visto che dopo l’incendio di gennaio le turbine che servivano per recuperare il calore e trasformarlo in energia elettrica non sono ancora state rimesse in funzione. La maggioranza dei soci ha più volte votato la chiusura per il 2017, poi per il 2021, poi per il 2027, supportandola con costosi piani industriali, mai realizzati.  Grazie all’intervento della magistratura abbiamo capito il perché.

La proposta dalla società Amga non è stata fortunatamente approvata perché si sarebbe trattato di uno spreco di soldi pubblici dato che l’Autorizzazione Integrale Ambientale (Aia) relativa all’impianto di Borsano scadrà il 2027 e che questa iniezione di denaro non sarebbe stata sufficiente a predisporre scenari più tecnologici per il trattamento dei rifiuti e per annullare l’impatto ambientale sul territorio.

Pensare di mantenere in funzione questo impianto ancora per dieci o più anni, avrebbe richiesto nuovi grossi investimenti, per cambiare le caldaie (che di sicuro non dureranno per il periodo proposto) e per mantenere il funzionamento dei filtri di abbattimento degli inquinanti.

Concludendo prendiamo atto del fallimento della politica nel gestire un bene comune dato che gli interessi personali di pochi hanno prevalso e portato a questa situazione la società. Purtroppo chi sta pagando per questi errori è la cittadinanza tutta. Inoltre, in nessun documento in nostro possesso ad oggi si evince un’idea di riconversione o di un miglioramento tecnologico per evitare qualsiasi ricaduta ambientale. Con queste motivazioni esprimiamo un parere negativo al prolungamento della vita dell’inceneritore di Borsano a tutela dell’ambiente e della salute dei nostri concittadini.

Legambiente Busto Arsizio 

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