Ancora quindici giorni per salvare il sogno della Qhubeka

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Tra 15 giorni scadrà il termine ultimo per il rinnovo delle licenze UCI e il futuro della Qhubeka NextHash è ancora incerto. La squadra però non si è arresa e il general manager del team africano, Doug Ryder, sta lavorando per trovare un nuovo sponsor. Sarebbero 3 i potenziali finanziatori, ma la trattativa è ancora in atto e non sono state diffuse notizie ufficiali sull’evolversi di un contratto importante.

Con ansia e la voglia di non rinunciare ad un progetto così importante per il Sudafrica, la Qhubeka NextHash sta facendo il possibile per avere tutto in regola per il prossimo 15 novembre. Nel frattempo è stato raggiunto un accordo con gli altri sponsor, come la Mercedez-Benz che ha promesso di rimanere per i prossimi tre anni, offrendo i mezzi alla squadra. Nello specifico si parla di 27 auto, alcuni autobus e camion e anche la svizzera ASSOS, continuerà a fornire al team abbigliamento per lo stesso periodo. Anche la BMC ha fatto sapere di voler continuare a fornire le bici, se la squadra riuscirà a confermarsi nel World Tour. Sono tutte buone notizie, ma per andare avanti serve uno sponsor principale, che al momento non avrebbe ancora firmato.

È una corsa contro il tempo che terminerà il 15 novembre, quando sui tavoli dell’UCI dovrà esserci un fascicolo con garanzie bancarie e tutta una serie di voci e capitolati che daranno il via alla squadra. Ryder e il suo team sono ancora proprietari della licenza per il 2022, ma devono garantire all’UCI quella disponibilità economica, per pagare gli stipendi di tutta la squadra e la logistica indispensabile per partecipare alle gare. Tra i candidati sponsor c’era anche Premier Tech ma l’accordo purtroppo è sfumato e Ryder sta lavorando incessantemente per non chiudere il team.

Lo sponsor principale, dovrebbe prendersi il 50% dei costi di gestione dell’intera squadra, per tanto, parlando di una squadra World Tour, in gioco ci sono cifre importanti.

I dirigenti sudafricani del team hanno confermato di essere seduti attorno ad un tavolo delle trattative con tre società molto importanti, che non avrebbero però alcun legame con il ciclismo. Tra i problemi segnalati ci sono la questione degli stipendi arretrati a corridori e staff e alcuni debiti, ma sia i dirigenti che i corridori, hanno confermato di non avere arretrati con la vecchia stagione.

Al momento, Qhubeka NextHash non può offrire nuovi contratti a personale e corridori. Così, Victor Campenaerts è andato alla Lotto Soudal, Michael Gogl alla Alpecin-Fenix e Giacomo Nizzolo alla Israel Start-Up Nation, mentre Fabio Aru ha scelto la strada del ritiro.

Con quesa situazione, se dovesse continuare il team sarebbe sicuramente meno competitivo e sul mercato sono veramente pochi i corridori rimasti disponibili.

Ovviamente la squadra potrebbe attingere dalla sua formazione under23, ma certamente non potrebbe puntare a risultati di punta. Le uniche certezze al momento rimangono quelle di ASSOS, BMC, Burberry e Mercedez-Benz, ma gli investimenti di queste aziende al momento non bastano per poter rimanere nel World Tour.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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