Bernal: “Al Tour nessun sacrificio a priori. Froome, Thomas ed io ce la giocheremo”

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La ripresa agonistica è ancora un sogno (si punta al 1° agosto, ma tutto ovviamente dipende dalla pandemia), il Tour de France è ancora lontano (date previste, dal 29 agosto al 20 settembre), ma l’aria già si fa incandescente in casa del Team Inoes, la formazione più forte del mondo nelle corse a tappe, capace di vincere tutti i Tour dal 2012 con la sola eccezione del 2014 quando si impose Vincenzo Nibali.

A scaldare l’ambiente e mettere le mani avanti è Egan Bernal, il ventiduenne re della Grande Boucle 2019: «Sacrificarmi per un compagno di squadra? A priori dico no e mi aspetto che i miei compagni dicano altrettanto».

A dispetto della giovane età, il campione colombiano del Team Ineos ha le idee chiare per quanto riguarda la prossima edizione del Tour de France.
«Capisco bene la situazione della squadra. Per la Ineos potrebbe essere importante vincere un quinto Tour de France con Chris o un altro Tour con Geraint Thomas. Sono due corridori britannici di una squadra britannica, è qualcosa di importante per loro» ha detto Bernal in una intervista concessa a Eurosport Spagna.

«Capisco la posizione di Geraint che vuole vincere il suo secondo tour. Nelle ultime due edizioni è stato primo e secondo, quindi deve essere tenuto in grande considerazione. Capisco Chris che vuole vincere il suo quinto tour: dopo tutto ciò che gli è successo, sarebbe il modo migliore di tornare per lui. Ma anch’io ho una posizione: sono giovane, ho già vinto un Tour e non ho intenzione di buttare via l’opportunità di vincerne un altro. Sacrificarfmi al 100%? Non credo che lo farò, e nessuno lo farà».

E ancora: «Quello che penso accadrà è che aspetteremo di vedere come ogni corridore arriverà al Tour. So che potrebbe sembrare un cliché, ma sarà la strada a decidere. Una volta che avremo disputato le prime tappe, vedremo in quale posizione si trova Froome, in quale posizione mi trovo io e in quale posizione si trova Thomas: a poco a poco le prospettive saranno più chiare. In questo momento, anche se sono il campione in carica, non posso dire alla squadra che sono l’unico leader, perché come ho detto ci sono anche Froome e Thomas. Al momento, si tratta di avere la mente fresca, rimanere concentrato sull’allenamento e cercare di fare le cose nel miglior modo possibile per arrivare al Tour».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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