Peter Sagan: “Sono un corridore vero, non da gare virtuali”

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Sono giorni nei quali per i corridori diventa un appuntamento quasi imperdibile quello con i social. Tra coloro che centellinano i loro interventi c’è Peter Sagan, che ha fatto un’eccezione per il sito belga Sporza.be.

Rispondendo alle domande che gli sono state poste dai tifosi, il tre volte campione del mondo ha regalato alcune perle, tipiche del suo essere campione.
«Sto bene. Sono in quarantena nel mio appartamento di Montecarlo. Sono costretto ad allenarmi sui rulli e quindi perdo tutte le sensazioni più belle che si provano correndo su strada. Mi mancano molto le corse, mi manca il clima delle gare. Però sono in salute, altre persone nel mondo, purtroppo, si trovano in condizioni molto peggiori di queste».

Cosa ti manca di più?
«Le classiche. Dopo Parigi-Nizza, ero in ottima forma per affrontarle. Mi mancano molto, anche perché da ottobre mi stavo preparando con il solo pensiero rivolto alla primavera».

A proposito di rulli, ti vedremo partecipare ad uno dei numerosi appuntamenti virtuali che si stanno susseguendo in rete?
«No. Io sono un corridore vero, non un corridore virtuale. Oppure devo pedalare sui rulli come se fossi su una moto?».

Cosa pensi della ripartenza?
«So che gli organizzatori stanno provando a fare il meglio, per le loro corse e per noi corridori. E lo fanno sicuramente meglio di quanto potrei consgliare io. Quanto a me, posso solo aspettare fin quando ci sarà la possibilità di muoversi in sicurezza. Non vedo l’ora di correre il Tour de France… su strada, naturalmente».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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