Olimpiadi: a Parigi 2024 il ciclismo raggiungerà la parità di genere

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Lo sport mondiale, grazie al ciclismo ha fatto un importante salto in avanti, riconoscendo la piena uguaglianza numerica tra uomini e donne ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024. Un passo avanti, questo, che fa storia, ma per capire meglio le cose è sufficiente guardare i numeri del ciclismo alle Olimpiadi di Tokyo.

Nel settore BMX e Mountain Bike vi sono numeri simili, mentre nella strada e nella pista, la differenza tra i due sessi è ancora troppo evidente. L’Union Cycliste Internationale (UCI) ha annunciato che le differenze non ci saranno più e per farlo ha spostato delle quote maschili, per permettere alle donne di raggiungere lo stesso numero di atleti. La modifica in favore delle quote rosa, è stata confermata ieri, quando il Comitato esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) si è riunito per discutere e approvare il programma per i Giochi.

L’uguaglianza di genere è uno degli obiettivi dell’Agenda 2022 dell’UCI, e rientra nella tabella di marcia della Federazione per lo sviluppo dello sport. Un totale di 514 atleti prenderanno parte alle gare di ciclismo di Parigi 2024, con una percentuale identica tra donne e uomini. E’ la prima volta nella storia olimpica del ciclismo: finalmente si è raggiunta questa uguaglianza, arrivata alla fine del 2020, solo grazie alle modifiche apportate alle quote degli atleti nelle varie discipline del ciclismo.

Per le Olimpiadi di Tokyo la parità numerica tra uomini e donne, era stata raggiunta per mountain bike, BMX Racing e BMX Freestyle Park, ma ancora non era stata raggiunta per il ciclismo su strada e su pista. Difatti su un totale di 197 atleti per la prova su strada ben 130 saranno uomini, contro le 67 donne. Meno marcata è la differenza per la pista dove gli uomini in gara saranno 98 contro 91 donne.

I cambiamenti più importanti arriveranno sulla strada e a Parigi si avranno 90 uomini e 90 donne in corsa. Questo processo è stato possibile grazie al trasferimento di alcune quote maschili alle donne. Il ciclismo femminile ha sempre dovuto faticare e questo è dimostrato anche dal riconoscimento di sport professinistico per le donne, arrivato molti anni dopo quello maschile.

Nella storia dei Giochi Olimpici iniziata nel 1896, il numero delle donne pian piano è andato crescendo, rivendicato gli stessi diritti dei colleghi uomini. Alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984, nel ciclismo hanno gareggiato solo 45 atlete e ad Atene vent’anni dopo erano diventate 67, numero questo, rimasto invariato fino ai Giochi di Tokyo.

Per la pista la parità di genere è stata raggiunta grazie alla concessione di sette posti aggiunti agli atleti delle squadre femminili, con il numero di corridori nelle squadre di sprint femminili che è aumentato da due a tre, lo stesso degli uomini. Di conseguenza, 95 donne e 95 uomini si sfideranno nelle gare su pista a Parigi 2024. Come la strada, la pista fa parte del programma olimpico dal 1896. Un ulteriore passo verso la parità tra i due sessi, era già stato fatto con l’introduzione della Madison femminile a Tokyo 2021.

L’UCI ha voluto sottolineare che questo incremento significativo per il ciclismo è arrivato in un momento in cui il numero di atleti che prendono parte ai Giochi si sta riducendo in molte discipline, seguendo le raccomandazioni dell’Agenda Olimpica 2020 del CIO. Il ciclismo avrà quindi 14 posti in meno rispetto a Parigi 2024 nella strada e la mountain bike. Questa diminuzione sarà in parte compensata dall’assegnazione di un posto in più per il ciclismo su pista e sei nella BMX Freestyle Park, con il numero di atleti che da nove salirà a 12.

Il ciclismo con le sue discipline, è il terzo sport più grande del programma olimpico, con un totale di 22 eventi che porteranno all’assegnazione di una medaglia. Il presidente dell’UCI David Lappartient ha dichiarato: «Ci dà grande soddisfazione raggiungere quello che è un obiettivo chiave della nostra Agenda 2022. La parità di genere ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 è un messaggio forte per i nostri atleti e le società nel loro insieme. L’UCI è impegnata in una politica di pari rappresentanza tra donne e uomini, sia sul campo che nella governance. Dopo l’introduzione di un salario minimo per le atlete professioniste, questo è un altro grande passo avanti che rende giustizia alla nostra Federazione e al nostro sport e di cui sono particolarmente orgoglioso. Vorrei ringraziare il CIO per il suo sostegno, in un momento in cui le Federazioni Internazionali devono fare uno sforzo per adattare l’organizzazione dei Giochi Olimpici alle problematiche di ogni giorno».

Membro del Comitato Direttivo dell’UCI e in qualità di Presidente della Commissione Atleti, olimpionica e vincitrice di più medaglie ai Campionati mondiali di ciclocross e mountain bike, Katerina Nash ha detto: «Ai Giochi di Parigi per la prima volta ci sarà la parità di genere in tutte le discipline. Sentire che i Giochi del 2024 avranno lo stesso numero di corridori maschili e femminili è una grande notizia e un passo avanti molto importante nel ciclismo. Abbiamo assistito a una crescita incredibile in tutte le discipline femminili insieme a una concorrenza impressionante. I Giochi Olimpici possono elevare la carriera di tutti e creare più opportunità per coloro che corrono attualmente e per coloro che sognano di far parte di questo sport in futuro».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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