Vuelta, Fabio Aru ci prova ma la gran giornata è di Rafal Majka

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Anarchia allo stato puro sulle strade della Vuelta nella quindicesima tappa con 23 corridori all’attacco e Fabio Aru (Qhubeka-NextHash) che è rimasto a lungo al comando insieme a Rafal Majka (UAE Team Emirates) ma poi ha ceduto all’incedere del rivale. Ancora una volta il gruppo dei migliori ha lasciato via libera agli attaccanti e Majka ha coronato la sua giornata di gloria centrando il successo nella quindicesima tappa, la Navalmoral de la Mata-El Barraco di 197,5 km. Una tappa corsa ad andatura elevatissima, con la prima ora affrontata addIrittura a 52 di media. Il polacco ha dedicato la vittoria al papà morto recentemente causa Covid-19.

Trionfo di Majka, che non vinceva alla Vuelta dal 2017 nella frazione di Sierra della Pandera, secondo posto per l’olandese Steven Kruijswijk e terzo per Chris Hamilton (Team DSM), mentre tra i big del gruppo ancora una volta non è successo granché: solo Adam Yates ha attaccato nella parte finale della frazione guadagnando una dozzina di secondi sui rivali. Intanto manca una settimana al termine e il norvegese Christian Eiking (Intermarchè-Wanty – Gobert Matèriaux)  conserva la maglia rossa davanti a Guillaume Martin a 54”, Primoz Roglic a 1’36” e Enric Mas a 2’11”.

Il migliore degli italiani è stato Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) che ha chiuso in quinta posizione a 2’57”.

Domani lunedì 30 è in programma il giorno di riposo. La Vuelta riprenderà quindi martedi con la Laredo-Santa Cruz de Bezana di 170,8 km.

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