Vuelta, Roglic è spettacolare ma Enric Mas non molla

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Primož Roglič ha vinto di forza la tappa numero 11 della Vuelta 2021 e sul durissimo traguardo di Valdepeña de Jaen ha dato spettacolo: lo sloveno ha prima chiesto alla squadra di dare il massimo per raggiungere la fuga, poi si è fatto pilotare da Sepp Kuss sulle prime rampe dello strappo finale per riprendere l’arcigno Magnus Cort Nielsen (EF Education Nippo), superato solo negli ultimi 200 metri, e dunque ha battuto allo sprint un oggi pimpante Enric Mas (Movistar) che sta vivendo il momento migliore della propria carriera. Giulio Ciccone (Trek Segafredo) è stato il miglior italiano, in 17esima posizione.

LA CORSA. Avvio frenetico – alla fine della prima ora saranno 47 i km percorsi – con tantissimi tentativi di fuga tutti ripresi dal gruppo famelico, finché ce la fanno in cinque coraggiosi: Edward Planckaert (Alpecin-Fenix), Jonathan Lastra (Caja Rural-Seguros RGA), Magnus Cort Nielsen (EF Education Nippo), Joan Bou (Euskaltel-Euskadi) e Harm Vanhoucke (Lotto Soudal). Il vantaggio concesso dalle squadre degli uomini di classifica non ha mai superato i due minuti e mezzo, un chiaro indizio sugli intenti bellicosi dei pretendenti alla maglia rossa.

I fuochi si sono accesi sul Gpm di Puerto de Locubin, il cui culmine era posto a 7,9 km dalla conclusione; dei fuggitivi è rimasto al comando solo Magnus Cort Nielsen, già vincitore della sesta frazione della Vuelta 2021, mentre il gruppo della maglia rossa si è selezionato in modo deciso, con soltanto una trentina di corridori rimasti con i big. Il danese della EF Education Nippo ha dimostrato di possedere una grande condizione, scalando la salita quasi con lo stesso tempo del peloton e si è lanciato coraggiosamente in discesa: le gambe stanche da una tappa a tutta, con pochissimi metri di pianura, si sono fatte sentire e paradossalmente ha perso negli ultimi 2 km ciò che era riuscito a conservare nella salita precedente.

Sulle rampe al 24% – che avevano sorriso a Igor Anton nel 2010, Purito Rodriguez nel 2011 e a Dani Moreno nel 2013 – si è scatenato il duello tra Enric Mas e Primož Roglič: i due hanno sfiorato la collisione nel tratto più pendente, poi lo spagnolo ha lanciato una lunga volata, raggiungendo Cort Nielsen ai -250 metri, ma è stato superato nettamente dallo sloveno, che già alla partenza aveva dichiarato che ci avrebbe provato. Ora in classifica Roglič risale a 1’56” dal norvegese Eiking (che ha tenuto più che bene), ancora preceduto dal francese Martin, secondo, dunque quarto Mas a 2’31”, Bernal è settimo a 4’46”, Ciccone miglior italiano 12esimo a 6’22”.

Da segnalare il ritiro alla partenza del belga Jasper Philipsen, vincitore di due frazioni, ma sconfitto dalla febbre, del secondo classificato della prima crono Alex Aranburu (Astana PremierTech) caduto l’altro ieri ieri e, in corsa, del britannico Simon Carr della Ef Education Nippo.

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