Busto, Mario Cislaghi: “Uniamo le forze e creiamo una rete di associazioni”

Cislaghi rete associazioni

BUSTO ARSIZIO – «Creiamo una rete di associazioni per mettere in comune strutture, stendere un protocollo d’intesa con l’amministrazione comunale e coinvolgere i giovani». Tre proposte fattive che il portavoce degli “Amici di San Giuseppe” che di feste la sa lunga Mario Cislaghi mette sul tavolo dei sodalizi di Busto Arsizio per una trait d’union tra le associazioni bustesi che organizzano feste e l’amministrazione.
Punto numero uno, creare un protocollo d’intesa con il Comune. «Il 2018 è stato un anno particolare per chi ha organizzato feste: quello che è successo a Torino e a Barcellona ha aumentato controlli e soprattutto divieti – spiega Cislaghi – Le ispezioni della commissione di vigilanza sono state serrate per quel che concerne impianti, uscite di sicurezza e altro. La proposta è quella di ritrovarsi a metà ottobre e ragionare con il Comune per stendere un protocollo d’intesa, definire le norme e le sicurezze minime».
Punto numero due, una condivisione maggiore per mettere in comune le strutture. «Dobbiamo lasciare da parte i campanilismi – si augura Cislaghi – e se abbiamo alcune strutture (tendoni, tavoli, strumenti per innalzare padiglioni e altro) potremmo condividerle. Si abbassano i costi e aumenta l’efficienza».
Punto numero tre, ma non ultimo occorre un ricambio generazionale. «E’ sempre più difficile coinvolgere i giovani nell’organizzazione delle feste – lamenta – Ci sono tante persone di una certa età e sarebbe opportuno che nuove idee e nuove forze dessero manforte».

Bilancio della festa di San Giuseppe

La festa che ogni anno attira per due settimane sotto i tendoni di corso Italia migliaia di persone, quest’anno è andata alla grande. Soprattutto perché il maltempo ha concesso una tregua, cosa che gli anni precedenti non si era verificata per la pioggia che aveva scoraggiato bustocchi a prenotare cene, partecipare alle iniziative. Così dal 20 aprile al 6 maggio il parco di San Giuseppe è stato preso d’assalto da persone di ogni età. E il ricavato della manifestazione? «L’anno scorso lo avevamo donato ai terremotati e consegnato personalmente al vescovo delle Marche – spiega il portavoce – Quest’anno in accordo con il nuovo parroco lo utilizziamo per il rifacimento del campo di calcio dell’oratorio che versa in condizioni critiche ed è sempre frequentatissimo e per creare un’area giochi per bambini sempre all’oratorio di San Giuseppe».

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