BUSTO ARSIZIO – L’amministratore unico della Castellanza Servizi e Patrimonio potrebbe essere Livio Frigoli. Per il momento è solo un’ipotesi (rivelata da qualche insider), ma se la notizia fosse confermata segnerebbe di fatto un clamoroso ritorno, con un incarico ufficiale, dell’ex sindaco castellanzese sulla scena amministrativa cittadina. Per sapere però se l’indiscrezione trapelata in queste ore avrà un seguito concreto occorre attendere ancora qualche giorno. Già, perché il sindaco Mirella Cerini si è limitato a uno stringato ed enigmatico «Tutto può succedere», che lascia presumere che nella maggioranza di Partecipiamo ci sia in corso una riflessione sulla rosa dei nomi e in particolare proprio su Frigoli. Insomma il primo cittadino non scopre le carte. Poiché quella di Livio Frigoli non è l’unica sul tavolo.
L’ipotesi Frigoli
La nomina di Fabio Clerici, direttore generale della società So.Le, l’Azienda Sociale del Legnanese è sfumata proprio sul filo di lana. Un “no” che ha un po’ spiazzato l’amministrazione. Il sindaco Cerini però non si è certo lasciata vincere dallo sconforto. E neppure dalle roventi polemiche delle minoranze, che hanno accompagnato l’evolversi dell’intera vicenda fin dalle dimissioni dell’ultimo amministratore unico Veronelli. A Palazzo Brambilla si è lavorato per trovare il nome giusto alla guida della partecipata. Che, va ricordato, non sta attraversando un periodo tranquillo vista l’indagine in corso che coinvolge il vertice dirigenziali della società.
Nome di peso
Una ricerca non certo semplice. Che ha portato, secondo i ben informati a palazzo, a comporre una rosa ristretta di nomi. E tra questi vi sono quello di Laura Cavalotti, ex sindaco di Tradate ed ex consigliere provinciale (che però negli ambienti danno come superato) e quello appunto di Livio Frigoli, il quale attualmente è anche direttore generale della Fondazione Sant’Erasmo di Legnano. Non gli unici, però.
Quello di Frigoli è certamente un nome “pesante”. L’ex sindaco castellanzese, ufficialmente si è sfilato dalla scena politica cittadina da almeno un decennio, ma comunque vanta esperienza e conoscenza della “macchina”, che nelle prossime ore gli potrebbe venire affidata. Con un incarico a chiamata e che, per lo meno all’inizio, sarà a tempo dal momento che Palazzo Brambilla non ha emesso un secondo bando di gara per assegnare quella posizione, ormai vacante da mesi. E che ora potrebbe venire occupata da un profilo di spessore.