CASTELLANZA – Castellanza servizi: per la nomina dell’amministratore unico è tutto da rifare. O quasi. Fabio Clerici, direttore generale della società So.Le, l’Azienda Sociale del Legnanese, che aveva presentato la sua candidatura al bando ed era stato, dicono i ben informati, si è sfilato.
Situazione spinosa
Non c’è solo l’indagine in corso, che ha portato gli uomini della guardia di finanza più volte nella sede della partecipata del Comune e vende quattro indigati, a rendere spinosa la situazione della Castellanza servizi e patrimonio. L’altra grana che l’amministrazione Cerini sta cercando di risolvere è quella di nominare un amministratore unico. Cosa che ormai va avanti da qualche mese. E rispetto alla quale al momento non si vede soluzione. Anzi, il nome per riempire la casella nell’organigramma societario lasciata vuota da Veronelli c’era. E c’era anche l’intenzione del sindaco di fare la nomina. Si trattava di Fabio Clerici, il quale aveva partecipato al bando e il cui curriculum rispecchiava quanto ricercato dall’amministrazione.
Però è saltato tutto sul fil di lana, ovvero al momento della nomina. Insomma è certo che Clerici non lascerà la So.Le. Sui motivi del passo indietro c’è un po’ di mistero: c’è chi dice che Clerici abbia presentato la sua candidatura dopo la proroga di apertura del bando (dettaglio che avrebbe sollevato un putiferio con le minoranze già pronte a dare battaglia) e chi invece parla di un mancato accordo tra Comuni soci della So.Le nel dare l’ok al proprio dirigente. Ad ogni modo la notizia è che la Castellanza servizi a oggi è ancora senza un’amministratore unico e che Palazzo Brambilla si stia adoperando per trovare una soluzione.
Soluzione che a questo punto non passerebbe dal bando. Almeno per il momento. Pare, infatti, che l’intenzione sia quella di fare un affido diretto dell’incarico temporaneamente e in vista della pubblicazione di un nuovo bando per l’assegnazione del ruolo. Ma pare anche che trovare il profilo giusto non sia cosa così semplice.
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