Incidente Luino, la vittima è Francesco Ferrazzo. Strada sotto accusa: «È pericolosa»

CREMENAGA – E’ Francesco Ferrazzo, 43 anni, la vittima del drammatico incidente avvenuto alle 15 di ieri, sabato 4 maggio, lungo la ex Sp61, strada che da Luino conduce a Cremenaga e poi al confine svizzero, all’altezza della diga di Creva.

Indagine per omicidio stradale

Le auto coinvolte nello schianto sono quattro, la Golf sulla quale viaggiava Ferrazzo come passeggero, è finita in una scarpata dopo un salto di tre metri. La dinamica è al vaglio degli agenti del comando luinese di Polizia Locale che procede per omicidio e lesioni stradali. Gli accertamenti sono in corso ma dietro alla drammatica carambola potrebbe essersi una manovra di sorpasso.

Il cordoglio di Cremenaga

Ferrazzo è morto sul colpo. Lascia la compagna e un bimbo piccolo. Sino a poco tempo fa la famiglia era residente a Cremenaga, poi il trasferimento a Maccagno. E ad esprimere il cordoglio di tutta la comunità di Cremenaga è il sindaco Domenico Rigazzi: «Conoscevo Francesco di vista – spiega il primo cittadino che ha espresso il dolore di tutto il paese ai famigliari del 43enne con un messaggio su Facebook – Un ottimo ragazzo. Ha collaborato per un periodo con il nostro gruppo giovani. Era una persona che si metteva a disposizione per gli altri. Legatissimo al figlio, era un padre attento. Non ci sono parole davanti a una tragedia simile. A nome di tutta la nostra comunità esprimo vicinanza ai famigliari, di qualunque cosa abbiano bisogno in un momento tanto difficile noi ci siamo».

Il cordoglio di Mesoraca

Anche la comunità di Mesoraca piange Ferrazzo con un post sulla pagina Facebook del comune.

Strada pericolosa

Rigazzi parla poi della strada: «E’ una strada pericolosa: non, purtroppo, il primo grave incidente che registriamo qui. Tutta curve si allunga poi in rettilinei dove, non mi riferisco a questo caso sul quale c’è un’inchiesta aperta, si tende a correre. Ed è molto trafficata perché utilizzata dai frontalieri per andare e tornare dalla Svizzera. Da qualche tempo la competenza dell’arteria è passata ad Anas. Sono stati fatti alcuni lavori di asfaltatura ma per metterla in sicurezza serve altro. I guardrail, ad esempio, sono vecchi e malandati in alcuni punti in altri sono stati abbattuti proprio in conseguenza di incidenti. E, ribadisco, bisognerebbe intervenire per limitare la velocità. Io mi auguro che questa possa essere l’ultima tragedia su questa strada».

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