Nomina ancora in stand by, ma a guidare la Castellanza servizi sarà Fabio Clerici

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CASTELLANZA – E’ più di un’indiscrezione, anche continua a mancare l’ufficialità. A guidare la Castellanza Servizi e Patrimonio dovrebbe arrivare Fabio Clerici, direttore generale della società So.Le, l’Azienda Sociale del Legnanese.

Il prossimo amministratore unico

Fabio Clerici è stato tra coloro che hanno presentato la candidatura e, dicono fonti insider, non entro il primo termine fissato, bensì nel periodo del prolungamento dell’avviso pubblico deciso dall’amministrazione. Proroga che ha suscitato polemiche nella politica castellanzese. Il curriculum del direttore generale dell’azienda consortile, che raggruppa una decine di Comuni dell’Alto Milanese tra cui anche Legnano, sarebbe stato individuato come quello più qualificato per il ruolo rimasto scoperto dopo le dimissioni dell’amministratore unico Carlo Veronelli.

Individuazione, secondo i ben informati, definita già prima della fine dell’estate. Eppure la nomina ufficiale è ancora sotto ghiaccio. E sotto traccia. Senza un motivo ufficiale. Sulla questione sindaco e maggioranza per ora mantengono la bocca cucita. Ma a quanto pare l’ultimo nodo da sciogliere è l’ok dei Comuni consorziati della So.Le. Insomma mancherebbe solo un dettaglio. Che ritarda a essere incasellato poiché di mezzo ci sono dieci realtà comunali da allineare e il periodo estivo è da poco passato.

Situazione spinosa

Il prossimo amministratore unico arriverà in un momento piuttosto complicato per la partecipata castellanzese. A seguito di un a.u. dimissionario, che ha lasciato parlando di questioni personali, senza mai approfondire i reali motivi del suo addio. Senza dissolvere il dubbio, vocifera qualcuno, che tra i motivi ci fosse la differente visione rispetto all’amministrazione sulla cessione dell’ex seminario dei Camilliani alla Fondazione Giulio Moroni.

Clerici arriverà soprattutto con un’indagine in corso, di cui si sa pochissimo e che ha coinvolto Paolo Ramolini, direttore di Castellanza Servizi Patrimonio, Stefano Pozzi e Alessandro Genoni, ovvero i suoi stretti collaboratori e la direttrice della farmacia comunale Sara Costingo. Tutti e quattro iscritti al registro degli indagati con l’accusa di peculato. E con la guardia di finanza che, solo qualche giorno fa, è tornata nella sede della partecipata. Una visita durante la quale gli uomini delle fiamme gialle hanno acquisito altri documenti.

E senza dimenticare le altre urgenze che rispetto all’inchiesta possono essere considerate ordinarie, ma non per questo meno importanti, ovvero la certificazione del bilancio, la verifica e la riorganizzazione della struttura, una ricognizione generale sul “cosmo” della partecipata e la questione legata alle graduatorie di ambito per l’assegnazione degli alloggi Erp.

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