Castellanza servizi nel mirino della guardia di finanza e delle opposizioni

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CASTELLANZA – La guardia di finanza torna nella sede della Castellanza servizi e patrimonio, sequestra altri documenti e, dicono, anche una serie di fatture. Sembra non finire più l’inchiesta che dal 22 maggio scorso vede nel mirino la partecipata del Comune e che al momento vede indagati quattro persone: Paolo Ramolini, direttore di Castellanza Servizi Patrimonio, Stefano Pozzi e Alessandro Genoni, ovvero i suoi stretti collaboratori e la direttrice della farmacia comunale Sara Costingo. Secondo alcune indiscrezioni gli uomini delle fiamme gialle sono hanno effettuato un accesso alla sede venerdì 6 settembre.

Su cosa si sta indagando

Non trapela ancora nulla della vicenda che, quando esplosa, ha destato stupore in città e anche curiosità sui motivi. Il riserbo delle forze dell’ordine è strettissimo. Anche se quella di venerdì è di fatto la terza “visita” della guardia di finanza. Tra le poche notizie che sono trapelate nei mesi scorsi c’è anche il fatto che le aziende perquisite sono più di 50 e che si sta indagando su un possibile reato di peculato, ovvero su soldi indebitamente sottratti alla partecipata da parte di alcuni funzionari.

Società ancora senza vertice

Non è certo un periodo semplice quello che sta attraversando la società partecipata da Palazzo Brambilla, che oltre ad avere il diretto indagato e anche priva di amministratore unico dopo le dimissioni di Veronelli. Rassegnate ben prima dell’arrivo della guardia di finanza e, da quanto è dato sapere, per motivi che nulla avrebbero a che fare con le indagini e l’ipotesi di reato. Sta di fatto che dopo le dimissioni l’amministrazione ha avviato tutte le procedure per trovare una nuova figura. Il bando per individuare il successore di Veronelli, tra l’altro, è stato anche oggetto di critiche e polemiche da parte delle opposizioni. Che ora tornano all’attacco davanti a una situazione che appare bloccata.

L’impasse

Il bando per la ricerca di un amministratore unico della Castellanza servizi e patrimonio è già stato chiuso da tempo e nelle mani del sindaco ci sono i nomi dei candidati. I ben informati aggiungono anche che Mirella Cerini abbia già di fatto idea a chi affidare l’incarico. Anche se non si sanno né il nome né il cognome. E neppure i motivi per cui al momento non è stato ufficializzato l’affidamento dell’incarico. E’ ipotizzabile che sindaco e amministrazione intendano approfondire tutti gli aspetti, tanto più che c’è un’indagine in corso. Ma c’è anche chi sostiene che l’impasse sia dovuto al fatto che l’amministratore uscente non abbia firmato l’ultimo bilancio, cosa che (se così fosse) dovrebbe fare quello entrante. E da qui la situazione di stallo.

Qualcuno deve dare spiegazioni

L’attenzione sulla vicenda da parte delle opposizioni è alta e a riaccendere la polemica dopo la pausa estiva è il consigliere Michele Palazzo di Sognare. «Non voglio entrare nel merito del lavoro che stanno portando avanti le forze dell’ordine, poiché non mi compete. Mentre molto avrei da dire su come è avvenuta la ricerca del nuovo amministratore unico e su questa lunghissima attesa. Vorrei infatti ricordare che il bando è stato prorogato rispetto alla data di scadenza fissata. Proprio per questo ho chiesto di sapere con quali tempistiche sono state presentate le candidature. Sarei anche curioso poi di vedere chi verrà nominato, ma soprattutto di capire per quale motivo, a distanza di settimane dalla chiusura del bando non abbiamo ancora una guida a capo della società».

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