Guardia di finanza alla Castellanza servizi: si indaga su un reato di peculato

castellanza palazzo brambilla

CASTELLANZA – Castellanza servizi e patrimonio nel mirino della Finanza di Saronno, che starebbe indagando su un possibile reato di peculato, ovvero su soldi indebitamente sottratti alla partecipata da parte di alcuni funzionari.

Queste sono le poche e frammentarie notizie emerse a seguito dell’accesso che gli uomini delle fiamme gialle di Saronno, supportate nell’operazione dai carabinieri di Varese, avrebbero eseguito nei locali della partecipata del Comune ieri, martedì 22 maggio.

Poco o nulla si sa. Di certo però l’azione della guardia di finanza è da tenere ben distinta dalle due grandi indagini in corso, ovvero quella denominata Mensa dei poveri e quella che ha azzerato la giunta di Legnano. Insomma l’indagine castellanzese, che vedrebbe indagate più persone, non ha nulla a che vedere con le cronache di questi giorni. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore di Busto Arsizio Martina Melita.

Pare che il tutto sia partito da un esposto da parte di un dipendente e che gli uomini della finanza abbiamo sequestrato documenti, faldoni e materiale informatico. Sull’intera vicenda al momento c’è il massimo riserbo. E anche il primo cittadino Mirella Cerini non ha voluto rilasciare in tal senso dichiarazioni. O meglio si è detta «assolutamente serena» e che «è bene attendere gli sviluppi della vicenda».

Occorre anche segnalare che circa un mese fa l’amministratore unico della Castellanza servizi e patrimonio ha rassegnato le dimissioni. Decisione che al momento non è da accostare all’indagine in corso e che è rimasta sotto traccia fino a qualche giorno fa, tanto che le minoranze a palazzo Brambilla sono sul piede di guerra anche su questo fronte: «Assurdo, nessuno ci ha detto nulla. Ci tengono all’oscuro di tutto».

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