Claudia Mona (Univa): «L’aerospazio varesino ha retto l’urto della pandemia»

Malpensa Lombardia Aerospace Cluster

MALPENSA – Leonardo ha retto l’urto della pandemia, aiutando l’intero Lombardia Aerospace Cluster a superare indenne gli ultimi due anni terribili per il trasporto aereo. Lo hanno detto Claudia Mona, vicepresidente Univa e Managing Director della Secondo Mona, e Angelo Vallerani, presidente del Lac, ospiti questa sera 8 novembre a Volandia della prima tappa di “Tempi Moderni 2050”, un percorso promosso dalla Fondazione Feltrinelli e Fondazione Leonardo allo scoperta dei distretti delle competenze. La provincia di Varese può vantare naturalmente su un settore ad alta tecnologia, come l’Aerospazio. Obiettivo del ciclo di incontri è portare al centro del dibattito il tema dei distretti industriali e sottolineare l’importanza delle competenze per creare nuove reti produttive che favoriscano la contaminazione tra ricerca e formazione, da un lato, e la realtà produttiva dei territori, dall’altro.

L’effetto della pandemia

«Leonardo ha tenuto durante la pandemia, ha fatto dei buoni numeri attraverso i propri prodotti, ovvero elicotteri, aerei militari e addestratori. E’ venuta meno la parte legata ai programmi civili, ma la parte core di Leonardo ha retto garantendo volumi certi», ha spiegato Mona. «L’industria aeronautica è una bilancia che pende tra civile e militare a seconda delle condizioni storiche e geopolitiche. A volte una parte crolla e bisogna compensare con l’altra. Il segreto è rimanere bilanciati su diverse tipologie di velivoli e programmi in vari segmenti del mercato. Questo può fare la forza di una piccola media impresa. Il Cluster nato nel 2009 ha lavorato su quattro pilastri: innovazione, supply chain, formazione e internazionalizzazione. Su questi si è fatto leva attraverso un percorso lungo ormai più di dieci anni per consentire alle Pmi di essere fornitori all’altezza della grande impresa».

Anche fortunati

«La grande impresa funge da traino all’intero distretto che deve avere la capacità di adattarsi ed evolversi», ha sottolineato Giacinto Carullo, Chief Procurement & Supply Chain Officer di Leonardo.
«Il Lombardia Aerospace Cluster- ha aggiunto Vallerani – nasce da un’esigenza industriale di aggregare le competenze di un territorio che vanta non solo una lunga tradizione, ma anche una grande capacità di cambiare pelle. Il Cluster pone al tavolo la grande azienda e le Pmi non in un’ottica di cliente-fornitore, ma in un serio confronto verso l’innovazione. L’aeronautica in provincia di Varese ha patito meno perché qui il core non è la produzione dei velivoli per il trasporto persone. Siamo stati fortunati, ma questo non vuole dire che lo potremmo essere anche la prossima volta. Quindi dobbiamo riuscire a stare al passo di un cambiamento che è sempre alle porte. Gli aerei e gli elicotteri di domani saranno molto diversi da quelli che produciamo oggi».

L’intervento di Guidesi

Al tavolo era presente anche l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Guido Guidesi che ha sottolineato la necessità di mantenere un rapporto sano tra pubblico e privato, con le istituzioni che devono trovare il coraggio di abbandonare i settori che non creano valore per investire in quelli – come l’Aeronautica della provincia con le ali – in grado di avere un effetto moltiplicatore.

L’aerospazio a Varese

La provincia di Varese, da sempre definita “multi-distretto produttivo“, rappresenta una realtà territoriale con un diffuso spirito imprenditoriale che si è concretizzato nei più diversi settori economici. Fin dagli inizi del secolo scorso, Varese ha visto lo sviluppo dell’industria tessile e di quella metalmeccanica, continuato poi nel dopoguerra. Oggi la provincia rappresenta un polo di eccellenza per il settore dell’aerospazio, con un sistema integrato di imprese, università e centri di ricerca dotato di competenze tecnologiche d’avanguardia.

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