Busto e il Baff ricordano Max Croci: «Ci manca». I suoi DVD donati alla biblioteca

max croci

BUSTO ARSIZIO – «Anche questo cinema continuerà a proiettare i sogni di Max». È Paolo Castelli, direttore esecutivo del BA Film Festival e anima del cineforum del Fratello Sole, a chiudere tra gli applausi e con le lacrime agli occhi, nella “loro” sala del quartiere dei Frati, la prima serata della seconda parte dell’edizione 2021 del BAFF, dedicata all’omaggio a Max Croci, a tre anni esatti dalla sua scomparsa. Era l’8 novembre del 2018 e il regista nato a Busto Arsizio, 50 anni compiuti da meno di un mese, aveva ormai “sfondato” sul grande schermo, con il suo terzo lungometraggio (“La verità, vi spiego, sull’amore” con Ambra Angiolini). Max è stato uno dei figli più illustri della “città del cinema”, e il Baff non lo dimentica. Al Fratello Sole è stato proiettato il documentario “A proposito di Max”, realizzato da Sky Cinema, che vede tra i protagonisti anche il direttore artistico del festival Steve Della Casa, che con Croci ha lungamente collaborato.

I protagonisti

In platea c’era anche Gabriella Spagnolo, la madre di Max, che nel documentario ha “spalancato” le porte della stanza del figlio nella loro casa ai Frati. Il video ripercorre la carriera di Max, che parte da «un’operosa cittadina della provincia di Varese», situata «a 616,77 km da Cinecittà», con i contributi di alcuni degli attori più celebri che ha diretto, dalla sua “musa” Ambra Angiolini al suo “Cary Grant” Luca Argentero, dalla prima attrice di un suo corto Alessandra Faiella a Stefano Fresi, fino a Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali di Sky. Alcuni di loro, come Luca Argentero, ma anche Paolo Kessisoglu, Edoardo Pesce e  Serena Rossi, hanno introdotto la proiezione con un videomessaggio, per ricordare quanto fosse «speciale» Max. Concetto ribadito da Steve Della Casa: «Mi è capitato di lavorare con Max, prima a Tele+ e poi a Sky, ed è stato uno dei periodi più belli della mia vita».

Il documentario

“E quando sarò grande spero di diventare un ottimo regista” il testo di un tema sul suo primo proiettore scritto da Croci all’età di 10 anni. «Lo abbiamo fatto perché Max se lo merita. E si merita qualcosa che resti per sempre – rivela Gabriele Acerbo, che ha parlato a nome degli autori del documentario, saliti sul palco del Fratello Sole – è stato un atto dovuto, e un modo per fare i conti con questa scomparsa improvvisa e con la perdita ingiusta di un amico, collega, artista, che ci manca». “A proposito di Max” è stato realizzato dai suoi collaboratori di sempre: Miranda Bevilacqua, Simone Del Vecchio, Gabriele Acerbo e Maurizio Grillo.

Il fondo Max Croci in biblioteca

«I suoi sogni verranno divisi con altri» afferma la madre di Max, Gabriella, nella parte conclusiva del documentario. La sterminata collezione di DVD e LP del regista bustocco è diventata il Fondo Max Croci, donato alla biblioteca comunale “Roggia” di Busto Arsizio. «Sono già stati catalogati una buona parte degli oltre 4000 DVD e alcuni LP, materiale che è già entrato nel catalogo provinciale – il punto fatto nella giornata di ieri dall’assessore Maffioli e dalla direttrice della biblioteca Claudia Giussani – il logo che li contraddistingue riproduce il primo biglietto da visita di Max Croci, realizzato per il suo primo lavoro: il nome scritto con un font particolare e la sua impronta digitale». Il fondo verrà collocato nella sala gaming, un ambiente dotato di grandi schermi sui quali gli utenti, adolescenti in particolare, potranno visionare i DVD. Lo spazio sarà anche arricchito da un autoritratto realizzato da Max Croci al liceo e donato alla biblioteca, nel quale si immaginava con un premio Oscar in mano.  «I ragazzi potranno vedere i film della sua collezione – fa notare Manuela Maffioli – speriamo di avere al meglio interpretato questo lascito di cui siamo orgogliosi, perché Max ci ha scelti».

La collezione di Max Croci donata a Busto. Il Baff lo omaggia al Fratello Sole

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