COCQUIO TREVISAGO – Chiusa oggi, giovedì 17 novembre, una vicenda giudiziaria partita nel 2016 con una segnalazione alla Procura della Repubblica di Varese. Il sindaco di Cocquio Danilo Centrella (nella foto) era stato indagato, con altre sei persone (fratelli compresi), per abuso edilizio relativo ad un immobile di famiglia.
Piena assoluzione
Centrella, sin da subito si era detto estraneo ai fatti contestati, sottolineando, tra l’altro, di aver rinunciato all’eredità relativa all’immobile in questione (si parla di un vecchio rudere appartenente alla famiglia del sindaco-medico). Oggi il giudice del Tribunale di Varese Andrea Crema lo ha assolto con formula piena: “perché il fatto non sussiste”. Con lui assolti anche tutti gli altri imputati, compresi i fratelli del primo cittadino.
Sempre stato sereno
«Oggi si chiude una vicenda che mi ha sempre visto sereno – commenta il sindaco – Ho sempre avuto fiducia nell’operato della magistratura e sapevo che la verità sarebbe emersa senza ombre. Un’assoluzione con formula piena: sono felice. Sono felice soprattutto per i mei fratelli coinvolti in una vicenda (che ha avuto a che fare con la politica ndr) che li vedeva assolutamente fuori dai giochi. Sapevamo di non aver commesso illeciti, ho rinunciato all’eredità proprio per evitare conflitti di interesse, c’è voluto del tempo ma lo abbiamo dimostrato. E del resto se una persona sa di non aver fatto nulla di male è sereno nell’affrontare il giudizio. Voglio guardare la vicenda in positivo: mi ha dato l’occasione di incontrare professionisti straordinari come l’avvocato Fulvio Anzaldo che mi ha seguito passo dopo passo in tutta la vicenda».