La scuola ai tempi del Covid, a Busto e Gallarate si parte con la maturità

maturità covid gallarate busto

GALLARATE – Non sarà il Coronavirus a impedire agli studenti di Gallarate e di Busto Arsizio di diplomarsi. Sono cominciati oggi, 17 giugno, gli esami di una maturità un po’ diversa dal solito, a causa delle numerose restrizioni che sono ancora in atto. L’assenza di una sessione scritta e la garanzia allargata a tutti i maturandi di accedere ai colloqui, non ha però scoraggiato il sistema scolastico, come sottolinea Cristina Boracchi, preside del liceo classico Daniele Crespi di Busto: «E’ una situazione sicuramente particolare ma assicuriamo serietà a livello provinciale. Ci sarà rigore da parte delle commissioni, da intendere come volontà di premiare chi ha sempre lavorato bene».

Una premessa che si mette in linea con le norme di sicurezza messe in atto per garantire un esame in tutta sicurezza. Lo spiega anche la preside del liceo di viale dei Tigli di Gallarate, Nicoletta Danese: «Abbiamo seguito il protocollo del Ministero, prestando attenzione al mantenimento delle distanze in aula e differenziando gli accessi». Un esame all’insegna di molte novità con cui si sono dovuti confrontare tanto gli studenti, quanto i commissari e gli insegnanti.

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Le norme di sicurezza

Sono molte le norme di sicurezza da rispettare e ogni scuola ha fatto in modo che tutto si svolgesse per il meglio. «In tutte le nostre scuole è prevista la misurazione della temperatura prima di entrare e l’obbligo di disinfettarsi le mani», evidenzia la professoressa Boracchi. « Ovviamente è previsto che tutti indossino mascherina e guanti, che comunque mettiamo a disposizione per chi ne avesse bisogno». Una lista di misure che non lascia nulla al caso. «All’accesso ogni studente deve presentare un’autocertificazione e un attestato di salute ufficiale, che viene depositato agli atti», aggiunge la preside del Crespi. «Le aule invece, di solito predisposte ad accogliere circa 30 studenti, saranno in questo caso a disposizione soltanto di un candidato, un accompagnatore, un presidente e la commissione», specifica.

Anche Gallarate si è preparata a garantire la salute di tutti. «L’obiettivo – sottolinea la professoressa Danese – è creare meno disagio possibile, sia agli studenti che agli insegnanti. Tutti si sono impegnati per vivere al meglio un momento importante come l’esame di stato». Un riferimento poi alle scuole varesine da parte della preside Boracchi: «C’è stata grande responsabilità da parte di tutte le figure di settore, come hanno dimostrato i dirigenti scolastici di primo ciclo (elementari e medie) e quelli ormai in pensione, che nonostante la situazione si sono resi disponibili». E conclude: «Questa situazione ha comportato uno sforzo a livello organizzativo, grazie anche alla gestione del dirigente scolastico provinciale di Varese, Giuseppe Carcano».

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Le impressioni degli studenti

Gli studenti hanno vissuto il momento in maniera ottimista, tutti consapevoli che nonostante la difficile situazione si sarebbe trovata una soluzione per rendere l’esame accessibile a tutti. «Le misure di sicurezza hanno complicato le cose, non è stata una passeggiata ma nemmeno un inferno come molti si erano immaginati», dichiara Noemi del liceo Crespi. Anche Alberto, del liceo viale dei Tigli, è della stessa opinione: «Le misure adottate sono state efficienti: eravamo tutti distanziati, anche più del necessario, e per firmare mi hanno consegnato una penna sigillata in una busta». Così Andrea, del liceo di Gallarate: «Per entrare abbiamo dovuto prendere delle precauzioni, come usare il gel disinfettante e tenere la mascherina, e anche se durante il colloquio ero a viso scoperto eravamo tutti a distanza». Non solo misure di sicurezza, gli studenti hanno svolto l’esame senza lasciarsi condizionare dalla situazione, valutando il contesto del colloquio adatto al momento. Una maturità diversa da un punto di vista delle circostanze, quindi, ma pur sempre un esame di quinta superiore. D’aiuto anche l’approccio di insegnanti e commissione, impegnati a rendere il colloquio il più naturale possibile, come sottolinea Alberto: «Nonostante il momento, ho affrontato l’esame sicuro delle mie conoscenze e i professori non hanno mai cercato di mettermi in difficoltà».

La protezione civile

L’emergenza ha chiamato in causa nuove forze per garantire lo svolgimento degli esami in sicurezza. Il liceo di Gallarate sarà tenuto sotto controllo, soprattutto all’esterno, dai volontari della Protezione Civile, che interverranno per evitare assembramenti situazioni potenzialmente dannose per studenti e istituzioni scolastiche. Fra le associazioni volontarie a svolgere questo compito anche l’Associazione degli Alpini della città dei due galli.

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